BA‛ALBEK (etimologia incerta: città di Baal, o Baal della valle; A. T., 88-89)
Città della Siria, ai piedi dell'Antilibano, a 1170 m. sul mare, a 34°10 N. e 36° 10′ È. Ha circa 6000 abitanti, la metà musulmani sciiti, un quarto musulmani sunniti e un quarto cristiani. E capoluogo del cazà omonimo, appartenuto al vilāyet di Damasco fino al 1 settembre 1920, quando venne annesso al Grande Libano, da cui aspira a staccarsi per tornare alla Siria. La popolazione vive per lo più dei prodotti della fertile campagna circostante. È luogo di villeggiatura elegante, con varî alberghi.
Antica città fenicia dedita al culto di Baal, chiamata Heliopolis dai Seleucidi e Colonia Julia Augusta dai Romani, seguì, dopo la conquista musulmana, le sorti di Damasco. Dalla conquista ottomana (1516) al 1850 fu governata da emiri locali, vassalli della Porta (famiglia sciita degli Harfūsh, ecc.).
Per le antichità, v. eliopoli.
Bibl.: Si veda quella dell'Encyclopédie de l'Islam, e inoltre: Alouf, Histoire de Baalbek, 4ª ed., 1921; La Palestine, guide historique et pratique... par les professeusrs de N. D. de France à Jérusalem, 2ª ed., 1912, pp. 532-543.