Baldini, Baccio
, Orafo e incisore fiorentino, attivo tra il 1460 e il 1485 e di cui si hanno scarse notizie. Gli viene concordemente attribuita l'esecuzione delle incisioni che ornano l'edizione a stampa della Commedia commentata dal Landino (Firenze 1481). Secondo il Vasari le incisioni, tratte dai disegni botticelliani, dovrebbero essere del Botticelli stesso: " Mise in stampa ancora molte cose sue di disegni... ma in cattiva maniera perché l'intaglio era malfatto... ". È proprio questa " cattiva maniera ", che determina una diminuzione dell'effetto e della forza espressiva di Botticelli, a orientare i critici verso il nome del B.; tanto più che gli stessi modi tornano anche in altre incisioni (p. es. il Pretorio di Pilato), oltre che nelle diciannove stampate da Niccolò di Lorenzo della Magna per la succitata edizione della Commedia e riferentisi ai primi corrispondenti canti dell'Inferno. Il fatto che tutte le copie esistenti di questa edizione del 1481 portino solo diciannove incisioni, mentre l'editore aveva lasciato all'inizio di tutti i canti lo spazio per una stampa illustrativa, è ritenuto un'altra conferma dell'attribuzione al B.; infatti si suppone che il Botticelli, iniziata la serie dei disegni, l'avrebbe poi interrotta per andare a Roma, lasciando il B. senza materiale da tradurre. È probabile che ci fosse l'intenzione di completare il lavoro in un secondo tempo; cosa che poi non fu fatta.
Qualche critico ha voluto giustificare la diversità di livello artistico tra i disegni e le incisioni con il fatto che le vaste composizioni botticelliane hanno dovuto esser ridotte, quasi " riassunte ", per adattarsi al poco spazio disponibile; tuttavia anche altre incisioni che vanno sotto il nome del B. (le tavole del Monte di Dio, i 24 Profeti, le 12 Sibille, il Teseo e Arianna) rivelano sempre ascendenti botticelliani, impoveriti da una personalità di minor rilievo.
Bibl. - H. Bardon, À propos d'une gravure florentine, in " Gazette des Beaux Arts " LVIII (1961) 21 ss. (con bibl. preced.); L. Donati, Il Botticelli e le prime illustrazioni della D.C., Firenze 1962; L. Beccherucci, I disegni danteschi del Botticelli, in " L'Arte " giugno-sett. 1966, 4 ss.