BADEN, Maximilian, principe di
Erede presuntivo del trono granducale di Baden e cancelliere dell'Impero germanico, nato a Baden-Baden il 10 giugno 1867, morto a Costanza il 6 novembre 1929. Compiti gli studi giuridici nell'università di Friburgo, abbracciò la carriera militare e vi rimase sino al 1911. Allo scoppiare della guerra mondiale riprese servizio, ma, costretto a ritirarsi per ragioni di salute, si dedicò con instancabile zelo perché venisse migliorato il trattamento dei prigionieri di guerra. Dal 1917 al 1918 fu anche presidente della prima camera della dieta badese. Chiamato a succedere al conte Hertling come Cancelliere dell'Impero (3 ottobre 1918), nel momento in cui i rovesci al fronte facevano presagire la catastrofe, accettò la carica, illudendosi di potere ancora salvare qualcosa. A questo fine, più per le pressioni dell'alto comando militare, che per proprio convincimento, iniziò i negoziati per l'armistizio sulla base dei 14 punti di Wilson, si avvicinò ai partiti di sinistra, per tener buoni i socialisti, infine cercò di persuadere Guglielmo II ad abdicare, sperando di ottenere migliori condizioni di pace e di salvare la dinastia. Anzi, trovando restio l'imperatore, quasi di suo arbitrio ne annunciò l'abdicazione e trattò con l'Ebert perché accettasse il cancellierato questi fu invece il primo presidente della Repubblica germanica. Le previsioni di B. fallirono dunque in ogni punto; e certo egli non era all'altezza dell'arduo compito assuntosi. Dopo la rovina dell'Impero si ritirò a Karlsruhe e a Salem, sul lago di Costanza, tutto dedito ad opere di beneficenza e di cultura, tra cui è notissima la scuola del castello di Salem. Volle anche difendere, con gli scritti, il buon nome della Germania contro l'accusa d'avere scatenata la guerra e d'averla crudelmente combattuta; e sé stesso, contro i numerosi avversarî. Il che fece nelle sue meditate e documentate memorie.
Il B. aveva sposato nel 1900 Maria Luisa di Brunswick, dalla quale ebbe due figli, Maria Alessandra e Bertoldo Federico.
Bibl.: M. von Baden, Völkerbund und Rechtsfriede, Berlino 1919; id., Die moralische Offensive, Stoccarda 1921; id., Erinnerungen und Dokumente, Stoccarda 1927; Westarp, Die Regierung des Prinzen Max von Baden und die Konservative Partei, Berlino 1921; Almanach de Gotha, 1928.