BADEN (A. T., 56-57)
Una delle stazioni di cura più note della Bassa Austria, capoluogo di distretto politico. Situata sul lato occidentale del Bacino di Vienna, 27 km. a sud della capitale austriaca, si trova ai piedi della Selva Viennese e più precisamente della Anninger Forst, lungo quella linea di frattura tettonica sul lato occidentale della Selva Viennese, che da Fischau, per Vöslau, Baden e Mödling giunge a Vienna, e che dai geologi tedeschi è detta Termenlinie, nella quale si presentano numerose manifestazioni di fenomeni endogeni. Fra queste, massime le acque clorurato-sodico-solfato-calciche solforose, termali, di Baden che, come quelle della vicina Vöslau, hanno una temperatura da 27° a 36°, e servono per bagni, inalazioni e docce. La sorgente principale esce dalla roccia calcarea dolomitica ai piedi del Kalvarienberg, con una portata di 7600 hl. al giorno, è quindi catturata in una galleria lunga 34 m. e condotta allo stabilimento balneare di Badenhaus. Le indicazioni sono: reumatismi, gotta, neuralgie. Il più grande stabilimento è quello inaugurato nel 1926 che può contenere 4000 visitatori (Thermalstrandbad).
Conosciute già nell'epoca romana (Aquae Pannonicae), queste acque solforose furono usate fino all'invasione avara, dopo di che perdettero d'importanza per non riacquistarla che in tempi relativamente recenti.
Solo nel 1480 Baden fu eretta al grado di città. Sotto l'imperatore Francesco II, che per decennî vi passò l'estate, insieme con personalità della politica e dell'industria, Baden si sviluppò rapidamente, in modo da attingere sotto Francesco Giuseppe fama europea. Durante la guerra mondiale vi risiedette lo stato maggiore austriaco con l'imperatore Carlo I.
La città è attualmente formata dalla parte antica, di origine prevalentemente agricola, a vie strette e tortuose, a sinistra del torrente Schwechat, mentre la nuova città giardino (Weikersdorf), sempre a sinistra del torrente, si stende ai piedi del Mitterberg e a occidente del nucleo originario fin entro il Helental, vallone boscoso scendente dalle pendici della Selva Viennese. La città ha magnifici parchi, una ricca serie di ville e di giardini, sontuosi stabilimenti balneari e teatri.
L'edificio più notevole è la chiesa di S. Stefano, a tre navate di uguale altezza, costruita alla fine del sec. XV in tardo stile gotico. La città possiede due musei: il museo Rollet ove si conservano, oltre gli oggetti di scavi preistorici e romani, i busti e i cranî della raccolta Gall; e il museo Francesco Giuseppe, fondato dai Landesfreunde della Bassa Austria, con raccolte preistoriche e folkloristiche (medaglie di battesimo e di cresima). Tra i monumenti vanno ricordati: la colonna della SS. Trinità di Stanetti (1714-1718), il busto in bronzo di Giuseppe II di Kann (1899), il monumento in bronzo dei compositori Lanner e Strauss di Mauer (1912); la fontana delle Ondine e la fontana di Erato di Kassin (1903). Caratteristici anche i numerosi fabbricati pubblici e privati del principio del sec. XIX, che dànno a Baden l'aspetto di una città sorta nel Primo Impero.
La città ha avuto un rapidissimo incremento, specie fra il 1900 e il 1910; oggi conta complessivamente 95 alberghi e 400 case di affitto, con una popolazione totale del circondario di ab. 86.989 (1923), dei quali 23.485 nella città, compresi anche i sobborghi di Weikersdorf e Tribuswinkel; della popolazione il 54,4% è occupato nel commercio e nell'industria dei forestieri. Questi, nell'anno 1925, furono 43.638, dei quali 36.629 Viennesi; nel 1927, durante la stagione di cura, più di 50.000. Baden è stazione della Südbahn, sulla linea Semmering-Vienna, ed è anche unita da due linee tranviarie elettriche a Vöslau e alla capitale.
Nei dintorni coltivati e verdeggianti, numerose passeggiate conducono a bei punti di vista, specie nella Helental boscosa e ricca di bellezze naturali, con rovine di castelli feudali e il castello di Weilbourg, costruito dall'arciduca Federico negli anni 1820-25.
Riparate alle spalle dai venti settentrionali, le pendici che circondano la località sono tutte soleggiate e hanno temperature assai più alte di quelle normali del bacino di Vienna, per cui sono rivestite di estesi vigneti, che dànno rinomati vini bianchi, e nel parco dello stabilimento vivono in piena terra piante esotiche.
Bibl.: Sulla stazione balneare v.: J. Schwarz, Die Heilquellen von B., Vienna 1902; W. Hermann, Die Kurstadt Baden, Baden 1925; E. Maliwa, Medizinischer Führer durch die Thermlbäder Badens für Ärzte und gebildete Laien, Baden 1926. Per la parte artistica v.: Österreichische Kunsttopographie, XVIII (1924); Reinöhl, Die Baudenkmale des Kurortes Baden bei Wien, Vienna s. a.; E. Kaufmann, Die Kunst der Stadt Baden, Vienna 1925. Per la storia v.: H. Rollet, Beiträge zur Chronik der Stadt Baden, Baden 1880-1902; F. Walther, Geschichte der Stadt Baden, Baden 1905; R. von Reinhöhl, Geschichttliche Beiträge zur Badner Bezirkskunde, Baden 1927.