BADIA Fiorentina
Dedicata a Santa Maria, fu fondata dalla contessa Willa, madre del marchese Ugo di Toscana, circa l'anno 978, presso l'antica cerchia delle mura di Firenze dalla parte interna, nel lato orientale. Sia dalla fondatrice, sia dal figlio Ugo e da altre pie persone, ricevette presto cospicue donazioni di poderi situati nelle terre vicine, a Signa, a Scandicci, a Bibbiano, a Luco, a Vicchio, a Radda, ecc.; ebbe anche concessioni e conferme di privilegi dai signori della regione, da imperatori e da papi. Fu associata dal pontefice Eugenio IV nel 1436 alla congregazione di S. Giustina di Padova e fu soppressa ai tempi di Napoleone I nel 1810. Ebbe molti rapporti con il comune fiorentino, che nel 1282 la prescelse come prima sede della magistratura dei priori; nel 1284 la ricostruì quasi completamente, ma chiese pure e ottenne di edificare nel suo giardino il palazzo del podestà (Bargello); nel 1307 ne fece abbattere l'antico campanile, perché i frati avevano fatto suonare le campane a martello non volendo pagare certe nuove tasse di guerra imposte sul clero; nel 1330, le ricostruì il campanile, per l'autorevole mediazione del cardinal legato Orsini, nella bella forma esagonale e con la decorazione ogivale in cui ancor oggi si può ammirare. La porta sulla via del Proconsolo e di faccia a via Ghibellina, è attribuita a Benedetto da Rovezzano; nell'interno vi sono tre sculture di Mino da Fiesole, tra cui il monumento sepolcrale eretto dai benedettini nel 1481 alla memoria del munifico loro benefattore, il marchese Ugo, il cui anniversario della morte anche ai nostri tempi viene commemorato nel giorno 21 dicembre con solenne funerale; inoltre vi si ammirano opere della scuola di Donatello, un artistico coro, pitture di Filippino Lippi, Beato Angelico, Vasari, Gamberai, Bronzino, Masaccio, Sogliani, ecc. Oggi è parrocchia servita da un curato del clero secolare.
Bibl.: P. F. Kehr, Reg. pontificum roman., in Italia Pontificia, III, Berlino 1908, p. 26 segg.; Le carte del monastero di S. Maria in Firenze (Badia), a cura di L. Schiaparelli, F. Baldasseroni, R. Ciasca, Roma 1913, I.