BAGNAIA (A. T., 24-25-26)
Piccola borgata della provincia di Viterbo, aggregata di recente al comune di quest'ultima città, dalla quale dista 5 km. Il nome (da balnearia) le deriva dalle acque termali, che sono frequenti nel suo territorio, formato prevalentemente da terreni vulcanici, coltivati a vigne e castagneti. Vi sono anche cave di peperino e pozzolana. Gli abitanti del comune erano 2841 nel 1881, 3036 nel 1921; di essi 2594 dimoravano a Bagnaia, che è posta a 441 m. sul mare
Appartenne fino al 1587 al vescovo di Viterbo, poi fu soggetta alla Camera apostolica e finalmente fu feudo della famiglia Lante della Rovere. È nota soprattutto per la villa Lante, ideata nel 1477 dal cardinale Riario, compiuta nel 1578 su disegni del Vignola. Ricchissima d'acque, è ammirata specialmente per le numerose fontane a getto e a cascate, di grande varietà, e per il giardino settecentesco a disegno geometrico, assai ben conservato.
Accanto al paese moderno si conseva ancora l'antico castello fortificato con torri, comprendente il borgo antico dalle piccole case di pietra, assai caratteristiche e con interessanti elementi architettonici.
Bibl.: M. Natilj, Villa di Bagnaia, com'era avanti al 1820, Roma 1864; J. Durn, Die Villa Lante bei Bagnaja, ecc., in Zeitschr. f. bild. Kunst, XI (1876), p. 272 segg.