BAIBARS
. Quarto sultano della dinastia dei Mamelucchi Baḥriti d'Egitto, col nome ufficiale di al-Malik aẓ-Ẓāhir Rukn ad-dīn Abū'l-Fatḥ al-Bunduqdārī. Schiavo di nascita, acquistò fama militare e onori sotto l'ultimo sultano ayyūbida e sotto i primi Mamelucchi, e, messosi a capo della congiura che rovesciò e uccise Saif ad-dīn Qutuz, fu acclamato califfo dai capi dell'esercito nel 658 èg. (1260). Di singolare ingegno, di grande coraggio, privo di scrupoli, B. incarna il tipo dell'avventuriero militare conquistatore di regni, e fu in effetto uno dei più insigni sovrani dell'Egitto musulmano. Con accorta politica di accordi e d'intrighi, con abili e fortunate imprese militari si liberò da una cerchia di nemici formidabili: le potenze cristiane mediterranee, il regno di Armenia, i Crociati, gli Assassini, i Mongoli, i Nubiani, i Berberi. Tolse ai Crociati la maggior parte dei loro possessi in Siria, sottomise glì Assassini, esercitò una sorta di supremazia sulle città sante Mecca e Medina. Compì l'opera di assicurare all'Egitto il posto di potenza egemonica dell'Islām con l'attirare alla sua corte un presunto discendente degli Abbasidi, facendolo proclamare successore dei califfi di Baghdād (distrutti dall'invasione mongola del 1258) e ottenendone per sé la solenne investitura del regno (v. califfato). Mori nel 676 èg. (1277), essendosi illustrato anche come saggio amministratore e costruttore di fastosi edifici. La sua fama visse anche attraverso leggende popolari, raccolte, insieme con altro svariato materiale novellistico, nel cosiddetto romanzo di Baibars (v. arabi: Letteratura). Un altro sultano mamelucco di nome Baibars regnò soltanto un anno (708-709 èg., 1308-1309), e morì assassinato.
V. anche egitto: Storia dell'età musulmana; mamelucchi.