BAJA (A. T., 59-60)
Città dell'Ungheria, situata presso la riva sinistra del Danubio, su una terrazza fluviale che la protegge dalle inondazioni, a una trentina di chilometri dal confine iugoslavo, sull'importante. linea ferroviaria Subotica-Cinquechiese (Pécs), la quale passa il Danubio su un lungo ponte costruito presso Baja nel 1908. Subito a sud il fiume si separa in due rami. La localita ha notevole importanza come mercato di cereali e di frutta, anche perché possiede un piccolo porto sul Danubio. Abitata fin da tempo antico, la città era denominata Francavilla e più tardi Waja. Distrutta dai Tartari, fu ricostruita e popolata da Magiari. Questi rappresentano attualmente la nazionalità prevalente (75%); il resto è costituito da Serbi e da Tedeschi (qui venuti nei secoli XVI e XVII). Gli abitanti, che erano 20.100 nel 1910, sono scesi nel dopoguerra a 19 mila; lo smembramento del comitato di Bács-Bodrog, a cui Baja apparteneva, ha scisso un'unità economica, danneggiandone il porto principale. Baja è patria del poeta e pubblicista Coloman Toth.