BALAKLAVA (A. T., 71-72)
Città della repubblica autonoma di Crimea con un buon porto (stretto e incassato tra alte rupi) sul Mar Nero, 12 km. a SE. di Sebastopoli. Le occupazioni principali degli abitanti (che erano 750 nel 1867 e 1580 nel 1923) sono la pesca (cefali), l'orticoltura e la coltivazione dell'uva. Balaklava è anche stazione climatica e balneare. Fondata probabilmente da Sciti, appartenne ai Greci e fu detta Simbolon. Presa dai Genovesi nel sec. XIV, essi la chiamarono Cembalo e vi costruirono una fortezza. Avanzi di questo periodo si sono conservati fino ai nostri tempi: le mura della fortezza, le torri, il castello del console. Nel 1475 fu occupata dai Turchi e sino alla conquista russa appartenne alla dinastia tartara dei Ghirāi. Passata sotto il dominio della Russia nel sec. XVIII, durante la guerra di Crimea fu per breve tempo occupata dagl'Inglesi. L'ottimo porto, che avrebbe potuto essere utilizzato anche per l'ancoraggio di grandi navi, è stato dai Russi piuttosto trascurato.
Il combattimento di Balaklava. - Ebbe luogo il 25 ottobre 1854 durante la guerra d'Oriente del 1853-55: alcune colonne russe vollero tentare da Sebastopoli di sorprendere le difese del porto di Balaklava, base di rifornimento dei nemici e che si riteneva male o debolmente guardato dal presidio inglese. Ma gli highlanders, validamente resistendo, dettero tempo a lord Raglan di accorrere con rinforzi, ciò che indusse i Russi a interrompere l'azione. Il combattimento di Balaklava è divenuto celebre, specie in Inghilterra, per la carica leggendaria della brigata di cavalleria leggiera comandata da lord Cardigan, che - avuto ordine da lord Raglan d'inseguire con la spada alle reni i Russi in ritirata - lanciò i suoi cavalieri fin dentro le formazioni dei fanti nemici in una epica corsa alla morte, sicché la brigata fu quasi completamente distrutta.