balbuzie
Disturbo dell’articolazione della parola, più propr. del ritmo del linguaggio, per spasmo dei muscoli deputati all’articolazione delle sillabe: se tale spasmo è tonico, provoca un blocco del discorso del tipo tartagliamento, se è clonico, gli spasmi interrompono l’articolazione delle consonanti, di solito la prima della parola e più frequentemente una labiale. Più grave nell’eccitazione e nello stress, la b. si riduce se il soggetto è da solo e spec. se canta. Colpisce i maschi 4 volte più delle femmine, con esordio spec. fra i 2 e i 4 anni, e fra 6 e 8 anni. Migliora con l’età, raramente dura fino all’età adulta. Dal punto di vista fisiopatologico, sembra che i balbuzienti attivino precocemente la corteccia motoria, prima che sia pronto il codice articolatorio, e in qualche caso può essere considerato un disturbo distonico del movimento.