balcone (balco)
In Pg IX 2 balco è usato nella preziosa e difficile metafora dell'Aurora, rappresentata come una donna che s'affaccia di buon mattino al b., e ‛ s'imbianca ', si dà, cioè, la biacca: La concubina di Titone antico ~ già s'imbiancava al balco d'oriente, f fuor de le braccia del suo dolce amico (cfr. Benvenuto: " a fenestra orientis; sicut mulier pulcra, alba surgens de lecto facit se ad fenestram "): balco, la " fenestra orientis " dell'Aurora, è quindi, per metafora, l'orizzonte (comunemente, e più genericamente, b. era sinonimo di palco ': cfr. Angiolieri Lassar vo' lo
trovare 6, che - sia detto per pura notizia è uno dei tre sonetti di corrispondenza con Dante). In Cv III VIII 9 balconi, cioè ‛ finestra ' dell'anima, sono gli occhi e la bocca: Li quali due luoghi, per bella similitudine, si possono appellare balconi de la donna, che nel dificio del corpo abita, cioè l'anima.
Per balzo, variante di balco in Pg IX 2, v. BALZO; tarda e inaccettabile, nello stesso luogo, la variante balcon.