BALENOTTERA (dal lat. balaena e dal gr. πτερόν "ala" o pinna"; lat. scient. Balaenoptera Lacép.; fr. balénoptère; sp. balenóptera; ted. Furchenwale o Finnwale; ingl. rorqual o fin whale)
Nome italiano di un genere della famiglia delle Balenottere (Balaenopteridae Gray, 1864) del sottordine dei Misticeti. Ha forma generale varia, svelta o tarchiata. La testa occupa da poco meno di ⅓ a 1/5 della lunghezza totale. Il profilo superiore della porzione faciale della testa è pressoché diritto e quasi diritta è anche la fessura orale. Vi sono numerose pieghe longitudinali sulla gola, sul petto e su parte del ventre, che con la loro distensione aumentano considerevolmente la capacità della cavità orale. V'è sempre una pinna dorsale più o meno alta. Le pettorali sono strette, alquanto appuntite e racchiudono lo scheletro di 4 dita soltanto. I fanoni sono corti e larghi. Le vertebre cervicali non si saldano tra di loro. Nel cranio la mandibola è munita di processo coronoide; il timpanico ha forma sferoidale. Alcune balenottere si nutrono, come le balene, di minuti crostacei e molluschi natanti; altre, preferibilmente, di cefalopodi d'una certa grossezza, e altre ancora di pesci del peso di 1 kg. e più.
Si distinguono i due generi: Balenottera e Megattera.
Il genere Balenottera (Balaenoptera Lacép. 1804) comprende individui dalle forme lunghe e snelle, con testa relativamente corta e pettorali brevi. Sono distribuite in tutti i grandi oceani con 26 specie e sottospecie, alcune delle quali tuttora dubbie o scarsamente note. La Balenottera azzurra (Balaenoptera musculus L.) è assai snella, lunga fino a 33 m., con dorsale piccolissima, diritta, posta al principio del quarto posteriore della lunghezza totale; pettorali lunghe circa 1/7 della lunghezza totale ed arcuate; fanoni scuri, alti al massimo 60 cm.; colore generale ardesia bluastro, assai uniforme. Si nutre di minuti crostacei pelagici; migra dalle coste russe settentrionali e norvegesi per l'Atlantico settentrionale, penetrando talvolta nel Mediterraneo, ove finisce per arenarsi non raramente anche sulle coste italiane. La gravidanza dura un anno circa e il neonato misura da 7 a 8 m. di lunghezza.
La Balenottera degli antichi (B. physalus L.) ha forme molto snelle, con porzione caudale fortemente compressa e munita di carena mediana; è lunga al massimo m. 25 con pinna dorsale assai alta e falciforme, ubicata appena un poco più avanti che nella specie precedente. Pettorali brevi e non falciformi; fanoni scuri, eccezion fatta per gli anteriori di destra, che sono chiari. Colorazione generale nera superiormente, bianco-porcellana inferiormente; mandibola scura a sinistra e chiara a destra. Solchi delle parti inferiori scuri. Abita il Mare Artico fino alla Groenlandia e l'Atlantico settentrionale; penetra di frequente nel Mediterraneo, ove alcune se ne arenarono sulle coste italiane. Si nutre di pesci, soprattutto di gadidi e di aringhe. La gravidanza dura 12 mesi circa; il neonato è lungo 4-5 metri.
La Balenottera boreale (B. borealis Less.) è di forma generale piuttosto tozza; il diametro verticale massimo sta circa 5 volte e ½ nella lunghezza totale, che raggiunge al massimo m. 15. Pinna dorsale non molto arcuata e situata davanti al terzo posteriore della lunghezza totale; pettorali molto piccole. Pieghe inferiori poco numerose, da 30 a 60. Colore generale nero-bluastro superiormente, bianco, leggermente rosato, inferiormente. Pinna caudale tutta nera; fanoni nerissimi. Si trattiene in primavera e in estate nel Mare Artico e nell'Atlantico settentrionale, migrando in inverno nell'Atlantico meridionale. Si nutre di piccoli crostacei schizopodi che sono anche il cibo dei merluzzi (Gadus virens L.) e delle aringhe dei mari del settentrione.
La Balenottera dal rostro (B. acuto-rostrata Lacép.) è di forma generale grossa e tozza; il diametro verticale massimo sta 5 volte nella lunghezza totale, che non oltrepassa i 10 metri. Rostro molto appuntito. Pinna dorsale falciforme, situata tra terzo medio e terzo posteriore della lunghezza totale. Colorazione generale nero-ardesia superiormente, bianco rosata inferiormente; pettorali superiormente scure con striscia trasversale bianca. Fanoni biancastri-giallini. Abita l'Oceano Atlantico settentrionale e penetra anche nel Mediterraneo, ove qualche esemplare si arenò sulle coste italiane, e perfino nel Mar Nero. Si nutre di pesci piccoli o di medie dimensioni e anche di cefalopodi. La gravidanza dura circa 10 mesi e il neonato misura m. 2,50.
La Balenottera gialla (B. sulfurea Cope) con le parti inferiori giallo-zolfo, abita l'Oceano Pacifico, dal Mare di Bering alla California. Il peso complessivo di un esemplare lungo m. 22,5 fu calcolato in kg. 63.000.
Nel genere Megattera (dal gr. μέγας "grande" e πτερόν "ala"; lat. scient. Megaptera Gray 1846; fr. mégaptère; sp. rorciral; ted. Langflossenwale; ingl. humpback), la forma generale è molto tozza, con profilo superiore poco convesso, a differenza di quello inferiore; la testa occupa ¼ della lunghezza totale; la mandibola oltrepassa in avanti la mascella. La pinna dorsale è alta, falciforme e posta alla fine del terzo medio della lunghezza totale; le pettorali raggiungono almeno ⅓ della lunghezza totale che non oltrepassa il massimo di m. 15. Sulla carena mediana della testa e lungo il margine dei labbri superiore ed inferiore vi sono serie di grossi tubercoli; il contorno anteriore delle pettorali mostra numerose protuberanze. Le pieghe della gola non arrivano al numero di 30. Il colore generale è di regola nero superiormente e bianco marmorato inferiormente; i fanoni, nerastri, sono alti al massimo cm. 90. Di questo genere cosmopolita furono descritte 8 specie e sottospecie. La forma dell'oceano Artico e Atlantico settentrionale, Megaptera nodosa Bonnaterre, è migratrice veloce, ma irregolare, e vivace acrobata; si nutre di minuti crostacei schizopodi, di molluschi pelagici e di pesciolini. La gravidanza dura circa un anno e il neonato misura m. 4-4,50.
Dopo avere quasi sterminato le balene propriamente dette, l'uomo sta ora infliggendo perdite gravissime alle balenottere di tutti i mari, le quali occupano attualmente il primo posto nell'industria baleniera. Una balenottera azzurra adulta dà all'incirca 250 kg. di fanoni e 90 ettolitri d'olio; le altre rendono meno, proporzionalmente alla loro mole. Anche le Megattere, che forniscono relativamente poco olio, sono intensamente perseguitate. La carne della balenottera boreale è utilizzabile conservata in scatole. Per le altre famiglie, v. misticeti.
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