balilla
Durante il regime fascista, nome dato ai ragazzi tra gli otto e i quattordici anni, organizzati in formazioni di tipo paramilitare nell’Opera nazionale balilla, istituita per l’assistenza e l’educazione fisica e morale dei giovani. Essa comprendeva i b. (in cui erano raccolti i ragazzi dagli 8 ai 14 anni), gli avanguardisti (in cui erano raccolti i giovani dai 14 anni compiuti ai 18) e le piccole e giovani italiane. L’Opera nazionale balilla fu eretta in ente morale (l. 3 apr. 1926) e sottoposta dapprima alla vigilanza del capo del governo, mentre dal 1929 fu alle dipendenze del ministero dell’Educazione nazionale, e infine fu assorbita (28 ott. 1937) nella Gioventù italiana del Littorio.