balotellismo
s. m. (scherz. iron.) Atteggiamento o tendenza a imitare i modi caratteristici del calciatore Mario Balotelli.
• al primo impatto, il ragazzo ha messo tutti a tacere almeno fino alla prossima, costringendo giornali e televisioni a un supplemento di lavoro notturno: pagine e scalette di notiziari ritoccate per via di una prestazione che è stata la sintesi perfetta del balotellismo. Un gol. Un fallo con cartellino giallo. Un infortunio, non grave. Quanto serve per prendersi l’onore della ribalta, con il piatto di una immaginaria bilancia che pende certamente dalla sua parte: (Fabio Cavalera, Corriere della sera, 21 agosto 2010, p. 60, Sport) • Siamo di nuovo nell’élite del calcio continentale, con Germania (5 su 5), Spagna, Russia, Olanda, Inghilterra e Slovacchia (tutte a 3 su 3). Merito di una gestione più oculata sul minutaggio dei giocatori a disposizione, anche se in difesa le risorse scarseggiano e [Ciro] Ferrara è costretto a puntare su ragazzi che non hanno un minuto sulle gambe in campionato. È il caso di [Luca] Caldirola, chiuso nell’Inter e che in Turchia ha mostrato gravi lacune di tenuta. Tuttavia, compensa il gruppo, e archiviato il balotellismo oggi la forza non è più il singolo ma il collettivo. (Simone Di Stefano, Unità, 12 novembre 2011, p. 46, Sport) • Il regalo alla futura moglie proprio nel giorno del ventitreesimo compleanno di Fanny («je t’aime, my wife», ha chiosato da poliglotta col cuore gonfio) è infatti il fattore principale del picco di euforia, non l’unico. Il Brasile fa sempre sorridere Balotelli, che adesso ha una ragione in più per amarlo, ricambiato. E i brasiliani hanno a loro volta una ragione in più per assecondare la moda imperante: il balotellismo. (Enrico Currò, Repubblica, 11 giugno 2014, p. 56, R2 Sport).
- Derivato dal nome proprio (Mario) Balotelli con l’aggiunta del suffisso -ismo.