GÉRARD, Balthasar
Nativo della Franca Contea, covò per anni l'intenzione di uccidere Guglielmo il Taciturno, nemico della chiesa cattolica. Recatosi nei Paesi Bassi, seppe nel maggio 1584 venire in contatto col predicatore di corte del principe, Pierre de Villiers. Questi gli procurò un posto di messo presso l'ambasciatore degli Stati Generali in Francia. Dall'ambasciatore fu inviato a Delft per partecipare al principe la notizia della morte del duca d'Angiò. Ricevuto da Guglielmo I, ne ottenne anzi denaro per acquistarsi vestiti; invece comperò una pistola. Il 10 luglio 1584, recatosi dal principe sparò su di lui mentre usciva dalla sala da pranzo. Guglielmo morì quasi istantaneamente. G. fu preso e condannato a morte dopo orribili torture sopportate con stoicismo.
Bibl.: Discours de l'assaisinement, ecc., Delft 1584 (pubblicazione ufficiale); Caedis Principis Auriaci Guilielmi libellum, anno 1584 (di questo libretto si conosce un unico esemplare): J. G. Frederiks, Oorspronkelijke verhalen en gelijktijdige berichten van den moord, L'Aia 1884 (racconti contemporanei dell'uccisione); R. Fruin, Verspreide geschriften, III, pagine 65-117, L'Aia 1901. Tanto il Fredericks che il Fruin non conoscevano il testo latino originale del Caedis principis Auriaci libellum, scoperto recentemente a Roma, ma solo le traduzioni in lingue moderne.