BALTIMORE, George Calvert, lord
Uomo di stato inglese, nacque a Kipling (Yorkshire) verso il 1580. Entrò nel 1609 in parlamento. Fedele seguace del re Giacomo I, quando fu nominato segretario di stato (1619), fu accusato di preporre gl'interessi della corona a quelli del parlamento. Vero era che la politica estera era abbandonata interamente al Calvert, che si attirava in tal modo tutta l'impopolarità di quella politica filospagnola e filocattolica. Nel 1624 egli passò al cattolicesimo e l'anno dopo si dimise dall'ufficio, ottenendo il titolo di barone di Baltimore (nella contea di Longford in Irlanda). Finita così la sua vita politica, si dava all'attività colomale. Incoraggiato dai risultati dei suoi primi esperimenti coloniali (1621-22) nel Newfoundland, nel 1627 vi si trasferì egli stesso; ma essendovi scoppiati dissensi con i Francesi e fra i coloni purîtani e i coloni cattolici, favoriti dal Calvert, passò nella Virginia (1629), dove intendeva stanziare una colonia, tollerante in materia confessionale. Ma incontrò infinite difficoltà nella Virginia Company e morì il 15 aprile 1632, prima di aver ottenuta quella patente reale, che, concessa due mesi più tardi a suo figlio Cecilius, doveva dar origine al Maryland. Al Calvert, autore di versi d'occasione, è attribuito anche un pamphlet in difesa di Giacomo I (The Answer to Tom Tell- Troth..., 1642). I suoi eredi ebbero una posizione eminente nella nuova colonia, fino a Frederick (1731-1771), sesto lord Baltimore, col quale la famiglia si estinse.
Bibl.: W. H. Browne, George and Cecilius Calvert, New York 1890; The Calvert Papers, voll. 3, Baltimora 1889-99.