BALUBA
. Gruppo etnico centro-africano che comprende varie tribù di lingua bantu, distribuite sopra un vasto territorio che presenta la sua massima estensione a sud, nel Catanga (fra i laghi Tanganica e Moero ad est e il corso superiore del Cassai ad ovest), e si va restringendo verso NO., per terminare sul corso inferiore del Lulua e sulla riva destra del Cassai. Si ritiene che i Baluba provengano dal SE. e che il territorio attuale sia stato da essi occupato verso la fine del secolo XVIII, sottomettendo a occidente, in parte, i Bateke con i quali sono oggi fortemente mischiati e fondando a oriente gli stati di Catanga, Urua e Uguha dove si trovano le tribù di razza più pura. I Baluba occidentali vengono chiamati Bashila (o meno correttamente Bashilanghe) e sono culturalmente inferiori al gruppo orientale.
Di cultura pastorale sud-africana, sono agricoltori alla zappa e allevatori di bestiame; base del loro nutrimento è il sorgo. Sono abili nella lavorazione del ferro e nella fabbricazione del vasellame. Hanno per armi la lancia a punta di ferro o di legno, l'arco e la freccia e coltelli a due taglienti, e vivono in capanne a pianta rettangolare dal tetto di paglia a forma di padiglione e dalle pareti di paglia e terra. Al tempo delle prime esplorazioni di Pogge e Wissmann i Baluba del Lulua avevano da poco adattato il culto di Riamba ed erano divenuti, con grave danno dell'efficienza fisica, gran fumatori di canapa.
Bibl.: H. v. Wissmann, L. Wolf, C. v. François, H. Müller, Im Innern Afrikas, Lipsia 1891; Brochez, Les Balubas, in Bull. de la Soc. Royale Belge de Géogr., XXIX, Bruxelles 1905; L. Frobenius, Im Schatt en des Kongost., Berlino 1907.