BANCA INTERNAZIONALE PER LA RICOSTRUZIONE E LO SVILUPPO (App. II, 1, p. 355; v. anche Bretton woods, App. II, 1, p. 454)
L'attività della Banca (BIRS), che si è iniziata il 25 giugno 1946 ed inizialmente è rimasta limitata al lavoro di organizzazione interna e di studio della situazione economica postbellica, ha portato alla concessione del primo prestito (250 milioni di dollari destinati alla ricostruzione dell'economia francese) nel maggio 1947. In quell'anno furono accordati complessivamente 497 milioni di dollari a fini di ricostruzione. Si è avuta poi necessariamente una fase di attività più modesta con concessioni di prestiti destinati a progetti di sviluppo economico nei varî continenti, e, a partire circa dal 1955, la concessione di crediti è andata espandendosi rapidamente. In totale, alla fine del 1959 la BIRS aveva accordato prestiti per 4.871 milioni di dollari.
All'Italia, che ha aderito alla BIRS il 27 marzo 1947, nel corso degli anni sono stati concessi, tramite la Cassa per il Mezzogiorno, poco meno di 300 milioni di dollari, prevalentemente destinati all'industrializzazione del Mezzogiorno e alla costruzione di impianti di energia elettrica, nonché a progetti di bonifica e ammodernamento dell'agricoltura, sempre nell'area predetta. Alla fine del 1959, l'Italia si trovava al terzo posto dei paesi membri, in base al volume dei prestiti accordati dalla Banca.
Negli anni più recenti, la Banca ha rafforzato in particolar modo l'assistenza finanziaria ai paesi asiatici, mentre nei periodi precedenti vi era stata una certa preferenza dell'area europea prima, di quella latino-americana in un secondo tempo. Oltre all'assistenza diretta finanziaria, che indubbiamente costituisce l'attività più importante della Banca, non va dimenticata quella, di carattere tecnico e di consulenza economico-finanziaria, fornita specialmente in connessione alle missioni di studio compiute nei paesi beneficiarî di prestiti prima della stipulazione degli accordi di prestito.
Grazie alla oculata e ponderata condotta dei proprî affari, affidata sin dal 1949 all'americano Eugene R. Black, nonché alla sua esperienza nel campo dell'assistenza finanziaria ai paesi cosiddetti sottosviluppati, la BIRS si è acquistata una posizione predominante tra i numerosi organismi internazionali costituiti con lo stesso scopo negli anni recenti e si è creata, nel contempo, una solida posizione nei mercati dei capitali, sia americani sia europei, ai quali periodicamente essa si rivolge, tramite l'emissione di obbligazioni, per il reperimento dei proprî mezzi: il debito consolidato della Banca, a fine 1959, ammontava a circa 2.000 milioni di dollari. L'80% delle quote di sottoscrizione dei singoli paesi membri al capitale autorizzato della Banca, ammontante originariamente a I0.000 milioni di dollari, serve appunto come garanzia dei titoli emessi dalla Banca e dovrà essere versato soltanto in caso di necessità per far fronte agli impegni della stessa, mentre il 2% delle quote è da versarsi in oro o dollari ed il 18% in moneta nazionale. Data la continua espansione del volume dei crediti accordati e la susseguente necessità di rivolgersi ai mercati finanziarî, nel corso del 1959 le quote di sottoscrizione sono state raddoppiate, senza alcun obbligo di versamento da parte dei paesi membri stessi, l'ammontare complessivo dell'aumento essendo destinato esclusivamente a rafforzare la sopra detta parte del capitale sottoscritto che viene tenuta a garanzia dei debiti assunti dalla Banca. La quota italiana, in tale occasione, è stata portata da 180 a 360 milioni di dollari, senza che l'Italia abbia dovuto effettuare alcun versamento.
Bibl.: BIRS, Annual Reports, Washington 1947-59; id., The World Bank. Policies and operations, Washington 1960; id., The International Bank for Reconstruction and Development 1946-53, Baltimora 1954; A. Cairncross, The International Bank for Reconstruction and Development, Princeton 1959.