Banca Romana
Istituto di credito fondato nel 1835 da finanzieri francesi e belgi. Denominato nel 1851 Banca dello Stato Pontificio, nel 1870, in seguito all’annessione di Roma allo Stato italiano, assunse nuovamente il nome originario e ottenne dal governo il riconoscimento del diritto di emissione di banconote. Impegnata in operazioni non sempre trasparenti di credito mobiliare, la B. R. suscitò ben presto sospetti di gestione irregolare e nel 1889 fu oggetto di un’ispezione. Nel marzo del 1893, una commissione parlamentare appurò gravissimi disordini e soprattutto irregolare emissione e circolazione di banconote; infatti, a fronte di un’autorizzazione all’emissione di 60 milioni di lire, furono emesse banconote per 113 milioni, di cui ben 40 di false in serie doppia. La liquidazione della B. R. fu affidata alla neocostituita Banca d’Italia (➔), nata appunto dalla generale riforma del sistema bancario, resa necessaria dallo scandalo.