banca spazzatura
loc. s.le f. Società appositamente scorporata da un istituto bancario, per gestirne i crediti difficilmente esigibili.
• L’idea piace anche ad [Barack] Obama. Ma a lanciarla per primo è stato il ministro dell’economia Giulio Tremonti. L’idea è quella di creare una «bad bank», una sorta di banca spazzatura, dove raccogliere i titoli tossici che hanno «inquinato» il mercato, distrutto la credibilità di molte banche, soprattutto inglesi e americane, e messo in dubbio, tanto per usare un eufemismo, le certezze di milioni di risparmiatori. (Umberto Mancini, Messaggero, 20 gennaio 2009, p. 3, Primo Piano) • Hans Michelbach leader del partito Csu, alleato di Angela Merkel accusa il presidente della Bce Mario Draghi: «Il suo piano di acquisto degli Abs, asset che includono anche prestiti cartolarizzati di Cipro e Grecia sta sempre più trasformando la Bce in una junk bank» cioè una banca spazzatura. (Repubblica, 5 ottobre 2014, p. 4).
- Composto dai s. f. banca e spazzatura, ricalcando l’espressione ingl. junk bank.