banca
Impresa che esercita la propria attività attraverso la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito. Da un punto di vista economico, la b. esercita il ruolo di intermediario nella circolazione del denaro, tra i risparmiatori che intendono investire i loro capitali e i soggetti che hanno necessità di fondi. Le b. svolgono prevalentemente funzioni creditizie e monetarie, ovverosia raccolgono depositi dai clienti, autorizzano l’emissione di assegni, agiscono da moltiplicatori di depositi bancari e sono vincolate a garantire riserve obbligatorie secondo rigorosi e predeterminati coefficienti. Inoltre hanno una funzione di regolamentazione sul piano dei controlli prudenziali e dei coefficenti di bilancio concordati a livello internazionale, secondo le linee degli accordi di Basilea (➔ Basilea, accordi di). L’attività delle b. si completa attraverso l’esercizio di altri servizi legati alla liberalizzazione dei mercati, all’introduzione di nuovi prodotti finanziari e allo sviluppo delle tecnologie. ● L’iniziale differenziazione tra b. e istituto di credito è stata ormai superata. Il TUB (➔) del 1993 ha abbandonato la distinzione tra aziende di credito, abilitate a effettuare la raccolta del risparmio e l’erogazione del credito a breve termine, e gli istituti di credito con un’operatività spostata nel medio lungo termine. Da sottolineare anche la distinzione tra b. commerciale e b. d’affari. Diversamente dalla b. commerciale, la b. d’affari, non prevede depositi in denaro da parte della clientela.
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