BANCES Y LÓPEZ CANDAMO, Francisco Antonio de
Autore drammatico spagnolo, nato a Sabugo (Asturie) nel 1662. In Siviglia cominciò gli studî di giurisprudenza che abbandonò per dedicarsi alla letteratura e specialmente al teatro. Da Siviglia si trasferì a Madrid dove presto si rese noto con i suoi drammi ispirati alla maniera calderoniana. Filippo IV lo proteggeva e la sua corte lo lusingava. Morì a Lezuza nel 1704. La sua opera teatrale conta ventiquattro commedie e quattro autos; le composizioni migliori sono quelle di tema storico o leggendario, come El esclavo en grillos de oro (1692) e Quién es quien premia el amor, su argomento tratto l'uno dalla vita di Trajano, l'altro dalla vita di Cristina di Svezia. Ispirato all'Ariosto è invece Como se curan los celos y Orlando Furioso (1692), pregevole zarzuela, fra le migliori che il B. compose. Una delle sue poesie più note è El Cesar Africano, poema incompleto sulla conquista di Tunisi da parte di Carlo V, d'imitazione virgiliana, pubblicato dopo la sua morte in Obras Liricas (1720). In difesa propria e del genere drammatico contro gli attacchi di padre Camargo, gesuita, scrisse il Theatro de los Theatros de los pasados y presentes siglos (1690), dove mostra di rendersi conto dei pericoli dello stile secentista, sebbene dei difetti del secolo egli stesso non sia esente.
Opere: Comedias, in Biblioteca des Autores Españoles, XLIX; Obras, Madrid 1715; Theatro de los theatros, ed. M. Serrano y Sanz, in Revista de Archivos, V, VI, 1901-02.
Bibl.: S. Mariscal de Gante, Los Autos Sacramentales, Madrid 1911, p. 355 segg.; F. Cuervo-Arango, Don F. A. Bances y López Candamo, estudio bibliografico y critico, Madrid 1916.