BANCHIGLIA o Banchisa (fr. banquise; ingl. land-floe)
Campo di ghiacci galleggianti, aderenti alle coste, nei mari polari. L'acqua marina si congela più facilmente, per raffreddamento prolungato, in fondali bassi presso le coste. Questo fatto vediamo verificarsi anche in acqua dolce, in fossati poco profondi e sulle coste dei laghi; in acqua salsa, dove la temperatura di massima densità è più bassa della temperatura di congelamento, questo dovrebbe iniziarsi dal fondo, e ciò si verifica talvolta, e allora vengono a galla lastre già formate di ghiaccio; più spesso però lo sciogliersi di ghiacciai già formati, sia di quelli prodotti dal congelamento di acqua marina, il quale elimina in gran parte i sali, sia di quelli portati al mare da fiumi e ghiacciai terrestri, nonché le precipitazioni nevose e piovose, formano nei mari polari durante l'estate uno strato superficiale di acqua più dolce, che rimane a galla, nonostante il raffreddamento autunnale, fino a congelarsi. Ciò deve verificarsi in particolare presso le coste dove maggiore è l'afflusso di acque dolci. Lungo di esse possono inoltre arenarsi e fissarsi ghiacci galleggianti portati dalle correnti o spinti dal vento. La zona di ghiacci, che così si forma, tende a espandersi sempre più verso mare durante l'inverno, per l'estendersi graduale del congelamento e per contributo di ghiacci galleggianti che, sotto la pressione di spinta, vi si saldano per rigelo. Essa può estendersi per molti chilometri al largo costituendo un impedimento spesso insormontabile all'approdo, tanto più pericoloso, perché la banchisa è in continuo movimento e in continua trasformazione per effetto del moto ondoso, delle burrasche, delle maree, delle correnti, che ne sospingono irregolarmente le varie parti, la spezzano e ne separano i frammenti formando canali temporanei, o li premono e li accumulano (pack), formando anche rilievi allungati (hummocks). Questi fenomeni si verificano in tutti i campi di ghiaccio galleggianti anche in alto oceano, ma sono più frequenti lungo le coste, per l'ostacolo della terra ferma. La banchisa può chiudere per parecchi mesi i porti delle coste artiche, come quelli della Russia europea e della Siberia.
D'estate generalmente la banchisa si scioglie, o in parte si stacca dalla costa ed è trasportata in frammenti dalle correnti o in deriva dal vento. Ma talvolta l'accumulo di ghiaccio contro la costa è tale, che non si scioglie tutto nel periodo estivo, e può crescere quindi da inverno a inverno anche per parecchi anni, raggiungendo spessori di parecchi metri. Sono questi i cosiddetti ghiacci paleocristici, ad alcuni dei quali l'esploratore polare Nares attribuiva un'età da 50 a 500 anni.
Bibl.: Kayser, Physik der Meeres, 2ª ed. riveduta da C. Forch, Paderborn 1911; Krümmel, Handbuch der Ozeanographie, 2ª ed., I, Stoccarda 1907; Bruce, Polar exploration, New York e Londra 1911; G. Clerc-Rampal, La mer, Parigi 1912, segg.