BANDJERMASIN (A. T., 95-96)
Importante città di Borneo, nella parte meridionale dell'isola (possedimento olandese), sulle rive del Martapura, presso la confluenza con il Barito. La regione circostante è tutta dovuta alle alluvioni di questo fiume, che durante le piene inonda una vasta zona di oltre 30 mila kmq. Bandjermasin è lo sbocco di tutta la parte meridionale dell'isola, ed è agevolata dalla navigabilità del Barito, sul quale ha un frequentato porto fluviale. Il commercio è in gran parte nelle mani degli Arabi e dei Cinesi, che comprano e vendono carbone, diamanti, polvere d'oro, legni pregiati, ferro. La città è assai caratteristica perché quasi tutte le case sono piantate su palafitte o consistono in barche fissate alle rive; anche il traffico ha luogo in prevalenza per mezzo di barche. Gli abitanti sono circa 55 mila. B. è anche sede d'un residente olandese e capoluogo d'un distretto (Zuider- e Osterafdeeling) di 408.145 kmq. e 940.800 ab.
Occupato B. nel 1700 dalla East Indian Company, che vi stabilì una fattoria, gl'Inglesi furono più volte respinti dagl'indigeni, finché la regione venne nel 1860 in possesso degli Olandesi che successero ai sultani locali, da loro protetti fino dal 1787.