BÁNFFY, Dezsö (Desiderio), barone
Uomo di stato ungherese, nato il 28 ottobre 1843 a Kolozsvár (ora Cluj, in Transilvania), morto il 23 maggio 1911 a Budapest. Compì gli studî universitarî a Berlino e a Lipsia. Incominciò a partecipare alla politica con l'assunzione al potere di Colomanno Tisza, capo dei liberali, il quale lo nominò prima questore e poi lo mise a capo di un comitato. Il B. in quest'ultima sua qualità ebbe fama di uomo straordinariamente energico e forte, proteggendo l'elemento magiaro di fronte agli agitatori delle varie nazionalità, e facendo sentire con inesorabile severità il potere dello stato; nel medesimo tempo applicò, con uguale tenacia, i principî della politica liberale del suo partito. Appunto per questo la sua attività politica è differentemente giudicata. Ebbe invece incondizionate approvazioni per la sua attività sociale ed economica. Dimessosi nel 1891 dalle due prefetture affidategli, fu eletto deputato l'anno seguente, e il parlamento lo elesse a suo presidente. Allora il sovrano gli diede il titolo di consigliere intimo, e il 14 gennaio 1895 lo nominò presidente del consiglio. In tale qualità fece approvare le leggi ecclesiastiche, redatte prima della sua venuta al potere, e con la collaborazione di tutto il paese organizzò con eccezionale pompa il millenario (1896) dell'occupazione da parte degli Ungheresi dell'attuale territorio. Se non che, in seguito al suo brutale sistema elettorale, immediatamente dopo le feste del millennio venne a contrasto con i partiti dell'opposizione, i quali combatterono contro di lui una lotta accanita, che si fece sempre più acuta e culminò con l'ostruzionismo parlamentare che, alla fine del 1898, gettò il paese in una situazione di vera e propria extralegalità, avendo il B. tentato di applicare il compromesso economico con l'Austria senza l'approvazione del parlamento. Costretto a dimettersi il 26 febbraio 1899, si ritirò dalla politica, che riprese nel 1904 quando aderì apertamente all'opposizione, non solo, ma fondò col titolo di "partito nuovo" un proprio partito con programma liberale e nazionale. Quale membro del comitato direttivo dei partiti della coalizione dell'opposizione, ebbe grande parte nell'organizzazione della resistenza nazionale del 1905. Negli ultimi anni di sua vita svolse una grande e intensa attività in favore del suffragio universale. È stata pubblicata nel 1903 a Budapest la sua opera: Politica ungherese delle nazionalità.