BANKA (A. T., 95-96)
Gruppo di isole appartenenti all'Olanda, poste a E. di Sumatra. Abbracciano complessivamente una superficie di 11.587 kmq., in gran parte occupata dall'isola maggiore di Banka, lunga 230 e larga nel massimo punto 100 kmq. Geologicamente constano di terreni diversi con prevalenza dei graniti, alternati a strati di terreni silurici e devonici, in parte trasformati in sabbia e laterite assai fertile. Di roccie granitiche è l'ossatura dell'isola maggiore; la cima più alta è il monte Maras, posto a SO., che raggiunge i 700 m. Mancano fenomeni vulcanici, mentre lungo le coste abbondano le formazioni coralline. I corsi d'acqua maggiori si sviluppano nella parte occidentale dell'isola, essendo la catena montuosa maggiormente accostata alle rive orientali. La notevole piovosità ha fatto sviluppare estese foreste con essenze pregiate.
Al tempo dell'occupazione Olandese, avvenuta nel 1814, la popolazione locale viveva nomade, spostandosi tra le foreste e le paludi; rarissimi i villaggi. Ora gli abitanti sono complessivamente 115 mila, di cui 40 mila cinesi e 70 mila immigrati dalle vicine isole della Malesia. Occupazione e industria principale è l'estrazione dello stagno, scoperto nel 1710 e dal 1718 scavato dalla Compagnia delle Indie Orientali. Diventata l'isola olandese, l'estrazione dello stagno, che si ricava a cielo aperto da strati alluvionali di terreni di degradazione granitica contenenti ossido di stagno, usando sistemi elettrici e facendo lavorare a cottimo delle compagnie di minatori cinesi, è stata monopolizzata. Nel 1922 il prodotto è stato valutato a 51 milioni di fiorini, nel 1923 a 60 milioni, con 19 mila operai impiegati e 35 mila tonn. di minerale estratto. Per l'80% esso è fuso a Banka. Il centro di questa industria è a Muntok, la città più importante dell'isola, sul frequentato stretto di Banka.
Bibl.: H. Zondervan, Banka en zijne bewoners, Amsterdam 1895.