Barack Obama
Il 44° presidente degli Stati Uniti è nato a Honolulu, alle Hawaii, il 4 agosto 1961 da padre keniota e madre originaria del Kansas. Dopo il divorzio dei genitori ha vissuto per qualche anno a Giacarta, in Indonesia, con la madre che si era risposata, poi, tornato negli USA, ha frequentato le scuole a Honolulu e concluso gli studi alla Columbia University, specializzandosi (1983) in scienze politiche con indirizzo internazionale. Nel 1991 si è laureato in legge all’università di Harvard, dove è stato il primo direttore nero della Harvard law review. Ha intrapreso poi l’attività forense a Chicago, patrocinando organizzazioni per la difesa dei diritti civili e del diritto al voto. Dal 1993 al 2004 ha insegnato diritto costituzionale presso la scuola di legge dell’università di Chicago.
Obama si è accostato alla vita politica per la prima volta nel 1992, impegnandosi con il Partito democratico nella campagna presidenziale a favore di Bill Clinton. È stato eletto nel 1996 al Senato dell’Illinois e vi ha conquistato notorietà di solido liberal intraprendendo iniziative legislative a favore delle classi disagiate e delle minoranze: sgravi fiscali per le famiglie a basso reddito, potenziamento dell’educazione primaria, clausole restrittive per l’applicazione della pena di morte.
Dopo aver tentato senza successo la corsa al Senato federale nel 2000, è stato eletto nel 2004 con il 70% dei voti popolari, dando già prova di saper raccogliere consensi trasversali anche nei distretti abitati prevalentemente dalla popolazione bianca. Nella sua attività al Congresso si è distinto per la costante ricerca di collaborazione con i repubblicani nelle iniziative contro la proliferazione delle armi e la corruzione nella pubblica amministrazione e per la diffusione delle energie alternative.
Già nel 2004, un intenso e ispirato discorso programmatico tenuto alla convention democratica di Boston ha proiettato Obama sulla scena politica nazionale. Da lì è scaturita nel 2007 la decisione di opporre nelle primarie democratiche la sua candidatura a quella dell’ex first lady e senatrice dello Stato di New York Hillary Rodham Clinton, data largamente per favorita ma che dopo un iniziale testa a testa Obama ha superato, costringendola a ritirarsi. Proclamato candidato ufficiale del partito democratico nella convention del 28 agosto a Denver, Obama ha scelto come vicepresidente John Biden, senatore del Delaware, unanimemente riconosciuto esperto di politica estera per essere stato più volte a capo della Commissione affari internazionali del Senato.
Nella sfida con il candidato repubblicano John McCain, Obama, inizialmente svantaggiato anche dalla breve esperienza politica, ha guadagnato crescenti consensi nei più vari strati della popolazione, anche grazie al sapiente utilizzo di tutti i mezzi di informazione, compresa la rete Internet. Il vasto impiego di blog e social networks gli ha consentito, fra l’altro, di raccogliere una gran quantità di fondi per la campagna elettorale, tanto da poter rinunciare ai finanziamenti pubblici. Al centro del suo messaggio la volontà di cambiamento e il desiderio di compartecipazione, sintetizzati dal messaggio «Change, we can believe in».