Barbados
(VI, p. 118; App. IV, i, p. 228; V, i, p. 313)
Popolazione e condizioni economiche
di Anna Bordoni
Il piccolo Stato caraibico ha registrato negli ultimi decenni un incremento demografico lievissimo, a causa del persistere di una consistente corrente emigratoria. La popolazione (268.000 ab., secondo stime internazionali del 1998, corrispondenti a una densità di 622 ab./km2) è formata per oltre il 90% da neri e per il resto da mulatti e da bianchi. La capitale, Bridgetown, porto di rifornimento per la navigazione oceanica e di esportazione dei principali prodotti, rimane una cittadina di modestissima ampiezza demografica.
L'economia del paese, un tempo fondata pressoché esclusivamente sulla produzione della canna da zucchero, vede oggi il prevalere delle attività di servizio, che contribuiscono per quasi i quattro quinti alla formazione del PIL e occupano il 75,9% della popolazione attiva. In particolare, come in tutti i paesi caribici, ha avuto un recente e notevole sviluppo il turismo, con un passaggio annuale di circa 500.000 persone (ma altrettanti visitatori raggiungono l'isola con un proprio mezzo nautico), di cui il 28% è costituito da Statunitensi e il 26% da Inglesi. A partire dagli anni Ottanta si è affermata anche l'attività finanziaria, praticata in regime di off-shore, settore che il governo tende a incoraggiare attraverso la concessione di benefici fiscali.
Un altro importante settore economico è rappresentato dall'industria manifatturiera, che tuttavia nel corso degli anni Novanta ha conosciuto un periodo di crisi a causa del forte ribasso del mercato dei componenti elettronici e del comparto zuccheriero. Nel complesso B., con un reddito annuo pro capite pari a 6590 dollari, rientra nella categoria dei paesi relativamente ricchi, malgrado una bilancia commerciale fortemente deficitaria e un preoccupante tasso di disoccupazione.
Storia
di Luisa Azzolini
La fase di stagnazione che subentrò negli anni Ottanta a un ventennio di crescita economica, e che colpì in particolare l'industria dello zucchero e del turismo, continuò nel corso del decennio successivo senza tuttavia pregiudicare la tradizionale stabilità politica del paese, imperniata sul bipolarismo fra il Barbados Labour Party (BLP) e il Democratic Labour Party (DLP). Dopo essere succeduto al BLP nel 1986, il DLP fu confermato al governo nelle elezioni del 1991 (nelle quali i seggi della Camera dei rappresentanti furono portati a 28). Il consenso per l'esecutivo, presieduto da L.E. Sandiford, diminuì però nettamente dopo l'introduzione di drastiche misure di austerità, richieste dal Fondo monetario internazionale come condizione per sostenere l'economia locale. Accusato di avere nascosto la reale gravità della situazione economica, contestato per l'inefficacia delle misure adottate (che comportarono numerosi licenziamenti nel pubblico impiego e nel settore primario), nel settembre 1994 il governo indisse elezioni anticipate che diedero un'ampia maggioranza al BLP. Il nuovo capo del governo, O. Arthur, confermato anche dalle elezioni del gennaio 1999, tentò di rilanciare l'economia e le esportazioni per ridurre la disoccupazione, affidando il dicastero degli Esteri e del Commercio estero a P. Goddard, un uomo d'affari appartenente a quella minoranza bianca (circa il 3% della popolazione) che dalla Seconda guerra mondiale non rivestiva più a B. alcun ruolo istituzionale pur detenendo saldamente il potere economico.
Per iniziativa del primo ministro, nel maggio 1995 fu creata una commissione di esperti incaricata di studiare e proporre all'esecutivo eventuali modifiche costituzionali; in particolare, dal luglio 1996 la commissione iniziò a discutere la possibilità di rompere i vincoli istituzionali con la corona britannica.
Nel corso degli anni Novanta migliorarono le relazioni con Trinidad e Tobago, deterioratesi fra il 1982 e il 1985 a causa del sostegno offerto da B. agli USA in seguito all'invasione di Grenada, mentre i buoni rapporti con Washington furono ulteriormente confermati da un accordo di cooperazione interregionale per combattere il traffico di droga (1996). Sensibile all'istanza dell'integrazione economica degli Stati caraibici, B. ha continuato a sostenere la necessità di una maggiore cooperazione all'interno del CARICOM (Caribbean Community and Common Market).
bibliografia
L.E. Sandiford, Self images of development. Speeches, may 1990-may 1991, Barbados 1991; D. Martin, Les démocraties antillaises en crise, Paris 1996.