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HERSHEY, Barbara

di Silvia Colombo - Enciclopedia del Cinema (2003)
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Hershey, Barbara

Silvia Colombo

Nome d'arte di Barbara Herzstein, attrice cinematografica statunitense, nata a Hollywood (California) il 5 febbraio 1948. Caratterizzata da un temperamento forte ed esuberante, dopo gli iniziali ruoli essenzialmente centrati sulla sua bellezza e sulla sua sensualità, ha raggiunto con la maturità una notevole raffinatezza e sensibilità espressive. Ha ottenuto due premi al Festival di Cannes come miglior attrice per Shy people (1987; I diffidenti) di Andrej Končalovskij, nel ruolo di una vedova che vive isolata nelle paludi della Louisiana, e l'anno successivo per il personaggio di una militante che si batte contro l'apartheid in A world apart (1987; Un mondo a parte) di Chris Menges.

Debuttò a 17 anni nella serie televisiva The Monroes (1966), ma raggiunse la vera notorietà solo tre anni dopo, interpretando la scandalosa parte della protagonista in Last summer (1969; Brevi giorni selvaggi) di Frank Perry. Il film, bollato con la X che vieta la visione ai minori di 18 anni, racconta con crudezza i turbamenti e la violenza insiti nell'adolescenza e le sottili inquietudini di un'intera generazione. Nel 1972, accanto all'attore David Carradine ‒ con il quale ebbe una relazione da cui nacque un figlio ‒ ricoprì la parte della protagonista di uno dei primi film di Martin Scorsese, Boxcar Bertha (1972; America 1929: sterminateli senza pietà), tratto da un romanzo di B. Thompson. Ritratto avvincente dell'America degli anni Trenta, l'attrice vi impersona una ragazza che ‒ sconvolta dalla morte del padre ‒ si unisce a un sindacalista e a un giocatore d'azzardo per condurre una vita vagabonda e fuorilegge. Dal 1973 al 1975 adottò il nome d'arte di Barbara Seagull, ispiratole dal romanzo Jonathan Livingstone seagull di R. Bach. Dopo alcuni film di scarsa rilevanza, la H. ritrovò la popolarità con una seconda serie televisiva, From here to eternity (1980), che le aprì la strada agli importanti ruoli degli anni Ottanta: nell'horror di Sidney J. Furie The entity (1982; Entity) è una donna ossessionata da apparizioni soprannaturali; in The right stuff (1983; Uomini veri) di Philip Kaufman è la moglie dell'astronauta Chuck Yeager (Sam Shepard), mentre in The natural (1984; Il migliore) di Barry Levinson interpreta il ruolo di una donna misteriosa che ferisce gravemente il campione di baseball Roy Hobbs (Robert Redford) e poi si suicida. Nel 1986 ha avuto l'opportunità di lavorare con Woody Allen in Hannah and her sisters (1986; Hannah e le sue sorelle), dove, accanto a Mia Farrow e Dianne Wiest, dà vita a uno dei personaggi più sfaccettati e complessi della filmografia del celebre regista, Lee, la sorella che rifiuta lo stile di vita borghese della famiglia per andare a vivere con un pittore. Nel 1988, sedici anni dopo Boxcar Bertha, H. è tornata a lavorare con Scorsese in uno dei suoi film più controversi e discussi: The last temptation of Christ (L'ultima tentazione di Cristo), in cui interpreta la Maddalena.

Capace di rendere con intensità personaggi appassionati e volitivi, negli anni Novanta la recitazione della H. si è arricchita di nuove sfumature psicologiche grazie anche a registi che ne hanno saputo valorizzare l'innata capacità di animare figure sul filo dell'ambiguità: è stata infatti la diabolica Madame Merle in The portrait of a lady (1996; Ritratto di signora) per Jane Campion, e per James Ivory Marcella, figura di madre problematica e appassionata, in A soldier's daughter never cries (1998; La figlia di un soldato non piange mai). Ha quindi interpretato la moglie di un rivenditore di auto usate (Bruce Willis) nell'irrisolto Breakfast of champions (1999; La colazione dei campioni) di Alan Rudolph e una psichiatra nel thriller diretto da Ray Lawrence Lantana (2001).

Vedi anche
David Carradine (propr. John Arthur). - Attore cinematografico statunitense (Los Angeles 1936 - Bangkok 2009). Figlio dell’attore John Carradine, David , è stato anche artista e musicista. Icona televisiva degli anni Settanta, si ricorda per l’interpretazione nella serie Kung Fu, in cui metteva a frutto la sua abilità ... McDormand, Frances Attrice statunitense (n. Chicago 1957). Dotata di una sensibilità particolare che traspare dall’espressività dello sguardo e dalla mobilità del volto, si è distinta per l’originalità e la profondità delle sue interpretazioni. Nel 1997 ha vinto l’Oscar come migliore attrice protagonista per Fargo (1996) ... Pfeiffer, Michelle Attrice cinematografica statunitense (n. Santa Ana, California, 1958). Ha partecipato ad alcune serie televisive (Delta house, 1979; The solitary man, 1979; B.A.D. cats, 1980) prima di approdare al cinema con Falling in love again (1980). Ha ottenuto il primo ruolo di rilievo in Scarface (1985), a cui ... Moore, Julianne ‒ Attrice cinematografica statunitense (n. Fayetteville 1960). Una delle attrici più affermate e apprezzate del cinema contemporaneo e icona di femminilità, dopo la laurea conseguita presso la Boston University, ha debuttato sulle scene dell’off Broadway e ha poi partecipato a numerose soap opera e serie ...
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Vocabolario
bàrbaro
barbaro bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento opponeva il concetto di barbaro...
barbàrico
barbarico barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto...
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