Nativi, Barbara
Nativi, Barbara. – Attrice, regista, traduttrice e drammaturga (Grosseto 1951 - Firenze 2005); fondatrice e direttrice del Teatro della Limonaia a Sesto Fiorentino e del festival teatrale Intercity. Dopo la laurea in storia moderna si è avvicinata al teatro iniziando una collaborazione con il Collettivo Victor Jara e con M. Miguel delle Spiderwoman di New York e partecipando dalla fine degli anni Settanta alle produzioni collettive dell’Humor side con P. Hendel, R. Masciopinto, R. Palminiello. Nel 1982 ha fondato con S. Panichi il centro di ricerca e sperimentazione teatrale Laboratorio nove continuando a recitare in spettacoli surreali e di cabaret e intraprendendo un percorso artistico che l'ha condotta a lavorare con artisti dell’avanguardia nazionale e straniera (da Remondi e Caporossi a T. Salmon). Nel 1988 ha fondato, sempre con Panichi, il centro della Limonaia, dove ha iniziato a dedicarsi alla regia con Da Woyzeck, tratto dal Woyzeck di Büchner, cui hanno fatto seguito testi di S. Belbel e di M. Tremblay. Lavorando su opere di autori internazionali ha portato sul palcoscenico le pièces di M. Ravenhill (Shopping & fucking, 2000); di S. Kane (Blasted-Dannati, 1997; Fame/Crave, 2001); M.-M. Bouchard (Les peintres des madones; The tale of teeka; Le manuscript du deluge, 2003); D. Dimitriadis (Muoio come un paese, 2003). Il suo ultimo progetto scenico è stato Twins - Primi passi (2005). Dopo aver messo in scena suoi testi (fra cui, Dracula, 1995) ha diretto anche testi di autori emergenti italiani: Noccioline (2002) di F. Paravidino e Binario morto (2004) di L. Russo. Parallelamente all’attività registica e al suo impegno organizzativo si è occupata di traduzioni di testi raccolti poi nei volumi Il teatro del Quebec (1994) e Nuovo teatro inglese (1997), continuando a impegnarsi con passione ed energia nella drammaturgia contemporanea. Ha ricevuto nel 1996 il Premio della critica da parte dell'Associazione nazionale critici teatrali per il complesso della sua attività di regista, scrittrice e operatrice culturale nell'ambito della ricerca teatrale; e l’anno seguente il premio Ubu per il festival Intercity.