BARBARA vergine e martire, santa (dal gr. βάρβαρος "straniero")
Leggende greche d'età incerta collocano una S. Barbara vergine e martire il 4 febbraio in varî luoghi, più comunemente in Nicomedia; leggende latine posteriori la pongono in Toscana. Le origini del suo culto in Oriente sono poco note; in Occidente risalgono al sec. VII-VIII. Perché S. Barbara sia stata eletta, almeno dal 1529, patrona degli artiglieri, non consta; si suppone che ciò derivi dal fatto che l'anonimo autore della leggenda, attingendo alla favola di Danae, ha raccontato che essa fu rinchiusa in una torre di bronzo dal padre, che per la sua crudeltà fu incenerito dal fulmine.
Bibl.: O. Wirth, Danae in christlichen Legenden, Vienna 1892; F. Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del sec. VII (an. 604), Faenza 1927, pp. 541-43 (n. 35 di Studi e Testi, 2ª ed.); H. Delehaye, Les légendes hagiographiques, 3ª ed., Bruxelles 1927, pp. 33, 97, 105, 150.