BARIMETRIA (dal gr. Βάρος "peso" e μέτρον "misura")
È l'accertamento del peso degli animali, desunto da certe misurazioni. Il metodo più raccomandabile per conoscere il peso del bestiame è naturalmente quello della pesata a mezzo di una bilancia a bilico o bascula; poiché gli altri metodi che verremo esponendo non sono scevri di errori. In mancanza di meglio, però, in piena campagna, anziché fidarsi dell'occhio, giova ricorrere ai metodi barimetrici, dai quali si può desumere approssimativamente il peso. Vi sono metodi che dànno solamente il peso vivo, mentre altri riferiscono il peso netto, cioè la carne utilizzabile dopo la mattazione.
Ricordiamo qui i principali: Metodo del Baron. - Si misura il perimetro toracico, la lunghezza del tronco, tenendo orizzontale la fettuccia, parallela al suolo, dalla punta della spalla alla coscia; in ultimo si misura la circonferenza massima del ventre. Si moltiplicano fra loro le due prime misurazioni e il prodotto per la terza; il tutto per il coefficiente fisso 80.
Metodo del Crevat. - Si misura la circonferenza toracica (C) passando la fettuccia metrica fra gli arti anteriori. La cifra ottenuta, elevata al cubo, si moltiplica per un coefficiente variabile a seconda del sesso, dell'età e dello stato di nutrizione. I coefficienti fissati dal Crevat sono i seguenti:
Metodo di Mathieu de Dombasle. - L'animale deve essere piazzato e avere il collo disposto orizzontalmente. Si fa passare una fettuccia metrica inestensibile dalla sommità del garrese, girando lungo la spalla sinistra fino a passare fra i due arti anteriori, rimontando poi sulla spalla destra fino al garrese. La misura l elevata al cubo si moltiplica per il coefficiente 29,5 secondo la formula seguente:
Si risale al peso vivo, sapendo che il peso netto sta al peso vivo come 45 o 60 (a seconda della razza e dello stato d'impinguamento) sta a 100.
Altri metodi furono proposti dal Low, dal Quételet, dall'Anderson e da molti altri. Giova invece conoscere uno dei tanti metodi tentati dal Matievic che più di ogni altro ha corrisposto nella pratica.
Metodo di Matievic. Questo autore ha ideato un nastro misuratore lungo 5 m., che porta da un lato divisioni nere che vanno da 0 a 5000 e dall'altro segni rossi, che sempre allargandosi in progressione vanno da 220 a 369. Con questa fettuccia di tela gommata si prende la circonferenza addominale a livello dell'ombelico, poi la circonferenza toracica passando in alto sul garrese, in basso al dietro degli arti anteriori, leggendo ambedue le cifre corrispondenti segnate in nero, fra le due graduazioni rosse. Si misura poi la lunghezza laterale spezzata del tronco, partendo dalla punta dello sterno alla punta dell'anca, poi si dirige la fettuccia fino alla punta della natica e poi alla radice della coscia, leggendo il risultato di tale misurazione fra due cifre rosse. Si dividono per metà le cifre ottenute dalle due prime misurazioni e si sommano poi fra loro, aggiungendovi per intero la terza misura. Dal totale si sottrae uno di questi coefficienti (Formzahl): Bovini magri 721; mezzo grassi 720; grassi 719. Si ricerca il resto sul nastro fra le cifre rosse e voltando la fettuccia si legge il corrispondente in nero, che esprime in kg. il peso vivo ricercato.
Per ottenere il peso netto l'Anderson propose il seguente metodo: si divide per metà il peso vivo, espresso in chilogrammi, vi si aggiungono 4/7 del peso stesso e il totale ottenuto si divide ancora per metà.
Resa al macello dei varî animali: