BARISONE
. Nome frequente tra i giudici di Sardegna. ll più noto fra essi, per la sua ambizione e le sue gesta, è Barisone figlio di Comita, che tenne il giudicato d'Arborea dal 1147 per lo meno fino al 1185. Già fu notevole il vincolo parentale ch'egli, dopo il divorzio da Pellegrina di Lacon, da cui aveva pur avuto almeno quattro figli, contrasse con la casa catalana dei Cervera, sposando Agalbursa (1157). Nel 1162 egli cercò di collocarsi al di sopra di tutti i suoi corregoli, facendosi investire della intera isola da Federico I. Ebbe il favore dei Genovesi che largamente supplirono alle sue spese. Ma l'ambizioso suo disegno fu poi frustrato da quelli stessi che prima lo avevano secondato: sequestrato per più anni dai suoi creditori, non poté ingerirsi direttamente nelle faccende dell'isola, su cui si affermava sempre più l'influenza di Genova e Pisa. Quando rimpatriò in modo definitivo, erano completamente mutate le condizioni che già gli avevano fatto credere di poter raccogliere tutta l'isola sotto il suo dominio; tuttavia ancora non aveva perduto ogni illusione sull'efficacia dei privilegi imperiali o pontifici e novellamente moveva contro il giudice di Cagliari, che dovette soccombere. Ma della vittoria non si avvantaggiò. Gli ultimi suoi anni passarono in una forzata tranquillità. Sotto l'influenza di Agalbursa, egli si era associato nel regno Ugo Ponzio di Cervera, suo nipote ex fratre: quest'atto doveva determinare lunghe lotte intestine tra i figli del primo letto, Pietro soprattutto, e l'intruso catalano.