barocco
Il termine deriva dal portoghese barroco, che sta per un tipo irregolare di perla, e da «baroco», nome scolastico di un tipo di sillogismo. Già dal 16° sec. fu assunto per definire un ragionamento pedante e bizzarro; nella metà di quel secolo si sviluppò a Roma come movimento artistico che ruppe l’equilibrio proprio dell’arte rinascimentale, ispirato all’arte classica, prediligendo invece gli effetti drammatici, i contrasti di luce, le prospettive illusorie e la monumentalità. Il b. si affermò in due tendenze: da un lato la rottura completa con la cultura figurativa classica e il rinnovamento radicale dei modi e dei processi espressivi (Caravaggio, F. Borromini); dall’altro la fusione dei vari motivi del classicismo cinquecentesco (romani, veneti, emiliani) in uno stile eclettico, caratterizzato da un nuovo culto del linguaggio espressivo (i Carracci, G.L. Bernini). Dall’Italia, il gusto b. si estese rapidamente in Europa, fino alla Polonia e alla Russia; in Spagna, in Portogallo e in America Latina. Oltre all’ambito propriamente artistico, il gusto b. influì anche sulla scenografia teatrale, sui mobili e sull’arredamento. Il b. fu l’arte della Controriforma e il 17° sec. viene anche definito età barocca.