barografo
barògrafo [Comp. di baro(metro) e -grafo] [MTR] [GFS] Nella meteorologia, barometro registratore, cioè misuratore della pressione atmosferica capace di dare il diagramma temporale (barogramma) della pressione atmosferica in un dato luogo (stazione barografica). I tipi principali sono: (a) b. a mercurio, derivati dai barometri omonimi; secondo uno degli schemi più diffusi (b. Richard: fig. 1), una pennina è connessa, per il tramite di asticciole opportunamente disposte, a un cilindretto di ferro che galleggia sul mercurio del ringrosso aperto di un barometro a sifone; la pennina traccia il barogramma su un foglio di carta disposto su un tamburo che ruota lentamente per azione di un congegno a orologeria (usualmente, il tamburo compie un giro in una settimana); (b) b. aneroidi, assai più diffusi dei precedenti; usano una colonna di capsule barometriche (fig. 2), i cui movimenti sono trasmessi, amplificati, a una pennina scrivente, per il tramite di un sistema di leve; come nel tipo precedente, la pennina è appoggiata su un foglio di carta avvolto su un tamburo, in lenta e uniforme rotazione; con strumenti di questo tipo la sensibilità è dell'ordine di 2÷5 mm di spostamento della pennina per un ettopascal (un millibar) di variazione della pressione atmosferica, più che sufficiente per gli scopi meteorologici; sensibilità molto più alte, necessarie quando si vogliano registrare fedelmente piccole variazioni della pressione, possono essere ottenute con adatti accorgimenti costruttivi: si hanno allora i cosiddetti microbarografi; (c) b. a sensore, gli strumenti più moderni, costituiti da un trasduttore (per es., piezocapacitivo) che dà un segnale elettrico costituente una misura della pressione atmosferica; tale segnale è visualizzato, registrato ed eventualmente elaborato localmente oppure trasmesso a una centrale che raccoglie, registra ed elabora i segnali di più stazioni automatiche barografiche.