BARON, Michel Boyron, detto
Illustre attore francese, nato a Parigi il 7° l'8 ottobre 1653, morto il 22 dicembre 1729. Orfano di padre a due anni, di madre a nove, esordì dodicenne nella compagnia dei Petits Comédiens Dauphins. Uditolo il Molière, lo volle con sé; ma sua moglie Armande Béjart, gelosa dell'affetto ch'egli portava al B., prese a maltrattare il giovane attore, così da costringerlo a fuggire. Dopo d'aver girovagato per qualche tempo in provincia, il B. tornò nel 1670 a Parigi, richiamatovi dallo stesso Molière; mutatasi la gelosia in amore, la Béjart tradì il marito col bellissimo efebo. Alla morte del suo grande maestro (1673), il B. passò all'Hotel de Bourgogne, e poi alla Comédie française (1680), acquistandosi fama d'impareggiabile artista. Nel 1691 si ritirò dalle scene, dove riapparve solo una trentina d'anni dopo, il 10 aprile 1720, impersonando Cinna. Abbandonò definitivamente il teatro il 3 settembre 1729, colto da malore mentre pronunciava nel Venceslas del Rotrou queste presaghe parole: Si proche au cercueil ou je me vois descendre... Il B. fu anche bibliofilo e autore drammatico; tra le sue commedie, notevole è l'Homme à bonnes fortunes (1686), riuscita pittura di un don Giovanni infatuato de' suoi trionfi: vizio questo, da cui pare non andasse esente l'autore stesso, che il Lesage satireggiò, sotto il nome di Alonzo de la Ventoleria, nell'immortale Gil Blas.
Bibl.: Théâtre de B., Parigi 1759, voll. 3; B. Edw. Young, M. B. acteur et auteur dramatique, Grenoble 1904 e Parigi 1905.