BAROVIER (Berroviero)
Famiglia di artisti vetrai, discendente dalla omonima famiglia attiva a Murano sin dal sec. XIII.
I Barovier hanno dato notevole contributo alla rinascita, nel sec. XIX, della arte del vetro di Murano, dopo la profonda crisi succeduta alla fine della Repubblica veneziana. Nella fabbrica fondata da Antonio Salviati, che aveva sede a Murano nell'antico palazzo Da Mula, entrarono, verso il 1866, GIOVANNI di Giuseppe (Murano 16 ag. 1839-ibid. 3 sett. 1908) con il fratello ANTONIO (Murano 18 apr. 1822-ibid. 4 marzo 1896). Nel 1864 Giovanni vinse una medaglia d'oro alla prima Esposizione internazionale vetraria di Murano, cui seguirono altre, portando a grande fortuna la fornace del Salviati intitolata dopo il 1866 "Compagnia Venezia-Murano". In essa si distinsero i figli di Antonio: BENEDETTO (Murano 18 apr. 1857-ibid. 25 febbr. 1930), BENVENUTO (Murano 26 giugno 1855-ibid- 22 luglio 1932) e GIUSEPPE (Murano 27 luglio 1863-ibid. 11 sett. 1942). Usciti dalla compagnia del Salviati, nel 1878 essi iniziarono un'attività per proprio conto, con fornace indipendente dove si producevano vetri murrini sul tipo degli antichi vetri romani, filigrane, vetri detti fenici o a pettine, a serpenti alati, paste vitree. Nel 1901 la fomace, diretta da Benvenuto, riprese fra l'altro, con brevetto speciale, la fabbricazione delle corniole (perle fatte a cannelle di lattimo ricoperte di rosso rubino trasparente), senza uso dell'oro come in passato. Sotto vari nomi, successivamente "Fratelli, Barovier" (i fratelli. Benvenuto, Giuseppe e Benedetto, associati con lo zio Giovanni), "Artisti Barovier", "Vetreria Barovier e C.", si giunse alla ditta attuale "Barovier & Toso", in attività dal 1936. La fornace intervenne attivamente in varie esposizioni internazionali (Parigi 1889, Londra 1891, Vienna, Copenhagen, Berlino, Bruxelles 1935 e 1958, New York 1939 e alle Biennali di Venezia). Attualmente la direzione artistica è tenuta da Ercole, nato nel 1889, figlio di Benvenuto, e da suo figlio Angelo (n. 1927).
Bibl.: V. Zanetti, Guida di Murano,Venezia 1866, p. 265; C. A. Levi, L'arte del vetro di Murano e i Berroviero,Venezia 1895; A. Frothingham, Hispanic Glass,New York 1941, pp. 37, 178; A. Gasparetto, Il vetro di Murano,Venezia 1958, v. Indice;Id., Vetri di Murano,1860-1960, Verona 1960, pp. 20, 23, 35 s.; Encicl. Ital., VI, pp. 230 S.