Barrow
Barrow Isaac (Londra 1630-77) matematico, fisico e teologo inglese. A tredici anni entrò al St. Peter’s College di Cambridge dove rimase fino al 1652. Fra il 1655 e il 1659 viaggiò per l’Europa, raggiungendo Costantinopoli e visitando l’Italia, dove incontrò gli ultimi discepoli di Galileo. Ritornato a Londra, prese gli ordini religiosi e per tutta la sua vita si occupò di fisica, matematica e teologia. Membro della Royal Society dal 1663, fu professore di matematica a Cambridge (cattedra lucasiana) dal 1664 fino al 1669, anno in cui si dimise per lasciare l’incarico al suo allievo I. Newton. Curò varie edizioni delle opere di Euclide, di Apollonio e di Archimede, oltre a pubblicare le proprie Lectiones opticae (1669) e Lectiones geometricae (1670). Quest’ultima opera consiste di tredici lezioni nelle quali sono trattate molte questioni particolarmente in voga in quel periodo, come le proprietà delle curve, la costruzione delle tangenti e i problemi di quadratura. Alla fine della lezione x, Barrow descrive un procedimento per il calcolo della tangente che si basa su concetti di natura differenziale e, nelle linee essenziali, risulta simile a quello di P. de Fermat (di cui forse non conosceva l’opera, dato che non cita mai il suo nome). Nella stessa lezione x si trova esposta la particolare relazione che esiste tra la costruzione delle tangenti a una curva e il calcolo delle aree. Usando il linguaggio moderno, il legame che unisce le due questioni, peraltro già intuito da E. Torricelli, si esprime dicendo che le operazioni di derivazione e di integrazione sono l’una l’inversa dell’altra (→ calcolo integrale, teorema fondamentale del; detto anche teorema di Torricelli-Barrow). Barrow giunse a questo risultato con un procedimento interamente geometrico, che prende in considerazione le aree delle parti limitate di piano comprese fra l’asse x e una generica curva di equazione y = ƒ(x), con ƒ(x) funzione crescente.