REGENBOGEN, Barthel
Poeta tedesco della fine del secolo XIII, originario della Germania settentrionale. Sta fra il Minnesang e il Meistergesang. Autore di Sprüche, ha dei Minnesänger la squisita eleganza del poetare e fu dai Meistersänger considerato come uno dei cantori più dotti e più ammirati. Il "tono" da lui inventato (Regenbogenton) è uno dei quattro toni classici che ogni autore doveva conoscere per essere ammesso al grado di Meister. Oltre a questo, molti altri toni gli vengono attribuiti. Oggi è conosciuto principalmente per la disputa letteraria con Frauenlob sulla convenienza di chiamare la donna col nome di friuwe o quello di wio (v. enrico di meissen).
Poco ci è noto della sua vita. Fabbro di mestiere, pare si chiamasse Barthel, ma sembra sia vissuto piuttosto come cantore vagante che come operaio. Sopravvisse a Frauenlob, in morte del quale scrisse un carme.
È meno dotto, meno pesante, meno ampolloso di Frauenlob, altrimenti poeta borghese senza grande importanza, povero di lingua, di rime, di pensiero, aspro nella lotta.
Ediz.: È discussa l'autenticità di molte fra le sue poesie. V. in F. v. der Hagen, Minnesinger, II, Lipsia 1838, le poesie di certa autenticità, e ibid., III, quelle di dubbia attribuzione. E cfr. anche Bartsch, Meisterlieder der colmarer Handschrift (Bibl. d. lit. Ver., LXVIII), Stoccarda 1862.
Bibl.: G. Ehrismann, Geschichte der deutschen Literatur bis zum Ausgang des Mittelalters, II, Monaco 1935; H. Kaben, Studien zu dem Meistersänger Barthel Regenbogen, diss., Greifswald, 1930.