HAURÉAU, Barthélemy
Letterato, nato l'8 novembre 1812 a Parigi, dove morì il 29 aprile 1896. Prima giornalista e critico, si dedicò poi all'erudizione e fu tra quelli che promossero più efficacemente gli studî sugli scrittori latini del Medioevo.
I suoi primi lavori sono: l'Histoire littéraire du Maine (1843-9; 2a ed. 1872-82), De la philosophie scolastique (1850, 2a ed. 1872-80), Gallia christiana, t. XIV-XVI (1856-65). Eletto socio dell'Académie des Inscriptions et Belles Lettres (1862), poi membro della Commission de l'Histoire littéraire (1866), intraprese lo spoglio metodico dei manoscritti latini dei secoli XIII e XIV. Sono dunque tratte direttamente dalle fonti le notizie sui teologi, filosofi, grammatici di quell'epoca che stampò nell'Histoire littéraire de la France, fra le quali sono specialmente importanti quelle sui sermonnaires (XXVI) e su Raimon Lull (XXIX). Non meno ricchi di notizie precise e nuove sono i sei volumi Notices et Extraits des manuscrits latins de la Bibl. nat. (1890-3) e gli articoli sparsi nel Journal des Savants, del quale era editore fin dal 1881.
Bibl.: H. Wallon, Notice sur la vie et les travaux de B. H., Parigi 1896; Histoire littéraire de la France, XXXII, p. v (notizia biografica di P. Meyer); Journal des Savants (1896, p. 309: elenco bibliografico).