• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

BARTOLINI, Matteo, detto Matteo da Castello

di Renata Battaglini Di Stasio - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 6 (1964)
  • Condividi

BARTOLINI (Bortoloni, Bartolani), Matteo, detto Matteo da Castello

Renata Battaglini Di Stasio

Nacque a Città di Castello intorno al 1530.

Il cognome Bartolini, che risulta dagli annali comunali di Città di Castello relativi all'anno 1583, conservati nella Biblioteca dell'Archivio della stessa città (vol. LXXIII, C. 113, 4 apr. 1583), appare più probabile del secondo, Bortoloni, che si legge in una perizia firmata dal B. il 14 luglio 1583 (Arch. di Stato di Roma, Arch. del Coll. dei notari capitolini, notaio Palmerius, 1206, 1583, f. 590) e che, nello stesso documento, era stato erroneamente letto Bastollani dal Bertolotti (1885); l'ultimo cognome, poi, apposto dal B. come firma in una testimonianza a un processo del 1567, è probabilmente una deformazione del primo.Nel 1558 il B. è a Roma, incaricato di un restauro al tetto della Cappella Sistina e, dal 1560 al 1562, lavora nella chiesa di S. Giovanni in Laterano e in quella di S. Giovanni dei Fiorentini come semplice muratore alle dipendenze di T. Calcagni; contemporaneamente, nel 1561, riceve un pagamento per gettare le fondamenta della Porta Pia. Come risulta dai documenti relativi a questi lavori, la prima attività del B. fu assai modesta e spesso sfortunata. Così i lavori di consolidamento a ponte Sisto, del 1567, furono interrotti da un incidente occorso a un muratore per la caduta di un argano, che costò al B. un Processo dal quale peraltro fu assolto. Anche i lavori di ricostruzione del ponte Palatino o di Santa Maria, affidatigli da Gregorio XIII nel 1573 (anno in cui fu anche incaricato della pavimentazione della Sala Regia in Vaticano) e proseguiti fino al 1575, non ebbero sorte migliore, poiché il ponte, che era crollato pochi decenni prima, rovinò ancora nel 1598 (e prese il nome di "Ponte rotto"). Nel 1575 la posizione del B. appare alquanto migliorata, se Filippo Neri lo incarica di disegnare la pianta della Chiesa Nuova, pianta conservata nell'Archivio della Congregazione dell'Oratorio poi modíficata, per volontà del Neri (questa seconda molto probabilmente è la pianta conservata alla Biblioteca Vallicelliana). La costruzione, che già comprendeva l'attuale navata centrale con le cappelle, proseguì, sotto la direzione del B., fino al 23 febbr. 1577, data di celebrazione della prima messa, quando il B., per ragioni a noi sconosciute, fu sostituito da Martino Lunghi (Hess). Dopo un breve soggiorno nella città natale, dove era stato chiamato per il restauro di un ponte sul Tevere, che non fu più eseguito, il B., tomato a Roma, fu incaricato da Sisto V (1585-1586) della conduzione e mostra dell'acqua Felice; i lavori, assai complessi, sortirono effetto negativo perché, il giorno dell'inaugurazione, l'acqua, di cui non era stata sufficientemente calcolata la pressione, si diffuse senza misura allagando la zona circostante; cio provocò l'indignazione del pontefice che tolse la direzione dei lavori al B., per affidarla a G. Fontana. Soltanto con l'incontro e la collaborazione con D. Fontana, il B. conobbe un relativo successo; dopo aver partecipato, alle sue dipendenze, all'erezione dell'obelisco in piazza S. Pietro, l'anno seguente ricevette due volte compensi dal papa per il ritrovamento degli obelischi di piazza del Laterano e di piazza del Popolo. Nel 1588 fu approvato un suo progetto per il fontanone sulla facciata del palazzo senatorio in Campidoglio, per cui ottenne l'alto compenso di trecento scudi.

L'ultima opera del B. di cui abbiamo notizia è la costruzione del convento annesso alla chiesa di S. Maria della Scala di cui l'anno 1597 rappresenta il terminus post quem,e il contemporaneo restauro della chiesa stessa. Non appartengono al B. le cappelle Barberini e Rucellai nella chiesa di S. Andrea della VaRe, a lui tradizionalmente attribuite, che lo Hess, con certa documentazione, ha dimostrato essere opera del quasi omonimo Matteo Castello o Castello, più giovane del B. di circa trent'anni. La data di morte del B. ci è sconosciuta.

Bibl.: G. Baglione, Le vite de' pittori, scultori et architetti [Roma 16421, ed. fac-simile, Roma 1935, pp. 6, 130, 178; F. Titi, Ammaestramento di Pittura, scoltura et architettura...,Roma 1686, pp. 3, 32, 118, 265; N. Roisecco, Roma antica e moderna, Roma 1765, 1, p. 180; II, pp. 2, 592 s.; G. Mancini, Istruzione storico-pittorica per visitare le chiese e Palazzi di Città di Castello, Perugia 1832, 11, pp. 108-118 (riferisce erroneamente come data di nascita il 1557); G. Muzi, Memorie civili di Città di Castello, Città di Castello 1844, 11, p. 202; A. Bertolotti, Archivio storico, artistico, archeologico e letterario della città di Roma, Roma 1875, 11, p. 77; Id., Artisti subalpini in Roma,Mantova 1884, pp. 41, 45, 102; Id., Artisti bolognesi, ferraresi ed alcuni altri del già Stato pontificio in Roma,Bologna 1885, pp. 29 s., 241; C. Gurlitt, Geschichte des Barockstiles in Italien, Stuttgart 1887, 1, p. 192; M. Armellini, Le chiese di Roma, Roma 1891, p. 390; E. Fusciardi, Cenni storici sui conventi dei pp. Carmelitani Scalzi della provincia romana, Roma 1929, pp. 11 s.; P. Pecchiai, Acquedotti e fontane di Roma nel Cinquecento, Roma 1944, pp. 65, 84; Id., Roma nel Cinquecento, Bologna 1948, pp. 493, 497, 500, 530 S.; C. D'Onofrio, Le fontane di Roma, Roma 1957, pp. 88 s.; D. Angeli, Le chiese di Roma,Roma s. d., p. 41; J. Hess, Contributi alla storia della Chiesa Nuova (S. Maria in Vallicella), in Studi di storia dell'arte in onore di M. Salmi, III, Roma 1963, pp. 215-238; U. Thieme-F. Becker, KünstlerLexikon, VI, pp.156 s., sub voce Castello, Matteo da.

Vedi anche
navata Propriamente, in tutti gli organismi architettonici nei quali la copertura grava, oltre che sulle murature perimetrali, anche su strutture intermedie costituite da sostegni allineati, ognuno degli spazi in cui le file di tali sostegni dividono l’area complessiva coperta. La struttura a tre o cinque navata ... facciata Il prospetto esterno di un fabbricato, corrispondente a ciascuno dei lati del suo perimetro. Si intende come muro di facciata la semplice caratteristica strutturale, mentre assume valore architettonico la sua più articolata connotazione formale: in particolare quella della facciata principale, su cui ... artista Il termine, che definisce chiunque eserciti un’arte, ricorre nella letteratura artistica, dal 14° al 18° sec., parallelamente a quello di artefice (artifex). La definizione di artefice, di origine più antica, comprende il senso della perizia tecnica del mestiere, altrettanto importante dell’idea nella ... Perugia Comune dell’Umbria (449,9 km2 con 163.287 ab. nel 2008), capoluogo provinciale e regionale. È posta su un colle a 493 m s.l.m. nella Valle Tiberina, presso l’incrocio di importanti vie di comunicazione, che la collegano con il Lazio e l’Emilia attraverso la valle del Tevere, con la Toscana (Val di Chiana) ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Arti visive
Vocabolario
mattèo
matteo mattèo s. m. [dal nome proprio Matteo, per incrocio fam. con matto1]. – Formazione scherz., usata in locuzioni region., come aver del m., essere un po’ pazzo.
castèllo
castello castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali