HIDALGO, Bartolomé
Poeta uruguaiano, nato a Montevideo il 24 agosto 1788, morto a Buenos Aires verso il 1823. Popolano di condizione, visse oscuro in patria, dove fece il barbiere, finché si arruolò nel 1812 nell'esercito argentino per le campagne dell'indipendenza. Commissario militare e poi ufficiale di dogana, si stabilì nel 1814 a Buenos Aires, dove, fra l'impiego e le cure familiari, divise il resto della sua breve e malferma vita.
Dalla sua sensibilità rustica e indotta e dalla conoscenza dei gauchos che proprio allora s'inserivano nella vita sociale e politica dell'Argentina, H. trasse motivi e canti per i suoi Cielitos e i suoi Diálogos. I primi, che prendono il nome da una danza gaucesca, sono ricalcati su modelli anteriori e conservano sempre il carattere popolare e anonimo, per quanto sostituiscano ai soggetti amorosi e campestri i nuovi ideali repubblicani e civili, con accenti di schietta ed eroica passione. Ma H. è originale nei Diálogos, che riprendono con nuova coscienza letteraria il tradizionale contenuto gaucesco nei suoi elementi lirici e drammatici, nella giovanile e semplice esuberanza spirituale, nel lessico, nella fraseologia, nel ritmo: cosicché l'opera di H. costituisce il vivo antecedente di quella letteratura gaucesca che è creazione del romanticismo argentino.
Bibl.: R. Rojas, La liter. argentina, I, pp. 463-84; II, pp. 495-540, Buenos Aires 1924.