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ORDÓÑEZ, Bartolomé

di José F. Rafols - Enciclopedia Italiana (1935)
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ORDÓÑEZ, Bartolomé

José F. Rafols

Scultore, nato a Burgos, morto a Carrara nel 1520. L'O., vissuto diversi anni in Italia a Napoli, in Toscana, a Genova, diede notevole impulso allo svolgimento della scultura del Rinascimento in Spagna. Le sue opere maggiori sono: l'esecuzione (su progetto di Domenico Fancelli e in parte di Gerolamo da S. Croce) del monumento sepolcrale del cardinale Cisneros nella cattedrale di Alcalá de Henares, che fu compiuto, dopo la morte dell'O., da Pietro da Carona; un altro monumento sepolcrale per un prelato di Burgos, anch'esso compiuto dopo la morte dell'O. da Giovanni da Fiesole e Simone Mantovano; un terzo per Antonio da Fonseca, lasciato incompiuto come i due precedenti e terminato da Pietro da Carona e Marco Bernardi; finalmente quello, magnifico, di re Filippo e di Giovanna la Pazza, nella cappella reale di Granata. In tutte queste opere è seguita, con sorprendente abilità, la maniera del Fancelli, non senza qualche accenno d'influenze michelangiolesche.

Tra le scarse notizie biografiche che si hanno dell'O. sono quelle relative al suo soggiorno a Carrara nell'ultimo anno della sua vita; egli aveva organizzato un laboratorio con molti scolari.

Le ricerche del Gómez-Moreno hanno dimostrato essere dell'O. il progetto del "trascoro" della cattedrale di Barcellona nel quale due dei quattro rilievi con scene della vita di S. Eulalia e della invenzione della Croce furono poi scolpiti dall'aragonese Pedro Vilar: l'O. vi lavorava nel 1517 e fu ammirato dal re Carlo I, poi Carlo V, che gli diede l'incarico del monumento sepolcrale ai suoi genitori, ricordato sopra.

Nella cattedrale di Zamora esiste un gruppo della Vergine col Bambino e S. Giovanni, opera dell'O., e suoi sono anche gli stalli del coro della cattedrale di Barcellona. Il Summonte gli attribuisce l'Adorazione dei Magi nella cappella Caracciolo in S. Giovanni a Carbonara, in Napoli.

Bibl.: Thieme-Becer, Künstler-Lexikon, XXVI, Lipsia 1932.

Vedi anche
Diego de Siloé Siloé, Diego de. - Architetto e scultore (Burgos 1495 circa - Granada 1563); figlio di Gil. Completò la sua formazione con un soggiorno in Italia, dove recepì, oltre ai modi della tradizione fiorentina quattrocentesca, le novità emergenti dall'ambiente romano (Michelangelo, Raffaello). A Napoli, socio ... Girolamo Santacróce Santacróce, Girolamo. - Scultore (n. Napoli 1502 circa - m. 1537 circa), con Giovanni da Nola il più significativo esponente della scultura napoletana del Cinquecento. Si formò nella bottega di B. Ordóñez, per il quale si recò a Carrara (1521 circa) a completare le figure del monumento Jiménez. Le sue ... Giovanni Marigliano da Nola Giovanni Marigliano (o Merliano) da Nola. - Scultore e architetto (Nola 1488 - Napoli 1558). Formatosi sulle opere napoletane di A. Rossellino e di Benedetto da Maiano, guardò anche alle soluzioni romane di A. Sansovino (monumento funerario del viceré Cardona a Bellpuig, 1525 circa). Sensibile al manierismo ... scultura Arte e tecnica dello scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o meglio di esprimere l’intuizione artistica per mezzo di materiale opportunamente modellato; con valore concreto, l’opera stessa. Nella denominazione di scultura si comprende ogni opera plastica (statue, gruppi, rilievi), sia essa ...
Altri risultati per ORDÓÑEZ, Bartolomé
  • Ordóñez, Bartolomé
    Enciclopedia on line
    Scultore (Burgos 1490 circa - Carrara 1520). In gioventù fu a Firenze, dove guardò all'opera di A. Sansovino e del giovane Michelangelo. Stabilitosi a Barcellona nel 1515, ripartì nel 1519 per l'Italia, dove morì prematuramente. Tra le sue opere, caratterizzate da un senso drammatico e pittorico della ...
Vocabolario
bartolomita
bartolomita s. m. (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla congregazione di monaci armeni (chiamati anche «fratelli armeni») che, profughi in Italia, si stabilirono nel 1307 a Genova, con sede nella chiesa di S. Bartolomeo. 2. Religioso...
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