CAMPAGNOLA, Bartolomeo
Nacque nel 1692 a Minerbe (Verona) da Bernardino (Verona, Arch. della Curia vescovile, busta Patrimoni 1714). Mancano notizie sugli anni della formazione, che si concluse, comunque, nel 1715 con l'ordinazione sacerdotale (ibid.). Il 7 maggio 1727 prese possesso come parroco (e sarà un parroco zelante) della chiesa di S. Cecilia in Verona (Arch. S. Anastasia, Liber Baptizatorum s. Ceciliae 1728, n. 1). Divenuto cancelliere del capitolo, nel 1728 pubblicò il Liber iuris civilis..., un manoscritto della Biblioteca capitolare che raccoglie l'unica copia esistente degli statuti del Comune di Verona del 1228 (insieme al testo sono stampate anche due operette: De vita et translatione s. Metronis, et Duabus epistolis Raterii Episcopi veronensis). Il C. deve la sua notorietà a questa impresa, essendo quella raccolta di ordinamenti di fondamentale importanza, data la sua antichità e completezza, per la comprensione dell'età comunale in genere e veronese in particolare. Nella prefazione all'opera egli aveva annunciato la stampa di altre carte della Capitolare utili alla storia di Verona. La promessa non fu mantenuta, se non per quanto riguarda un testo di s. Gregorio I papa. Tuttavia alla storia della sua città il C. continuò a dedicare le sue cure: ne fanno fede, presso la Biblioteca capitolare, centinaia di fogli manoscritti da lui lasciati contenenti appunti, trattazioni, copie di privilegi.
La fama del C. varcò i confini della città, grazie alla collaborazione offerta agli studiosi, ma soprattutto al Muratori, che lo considerava un "bravo cacciatore" (Muratori, Epistolario, VI, p. 2534), e ad una polemica col Maffei, nata dopo che il C. e il Muselli avevano inviato all'erudito modenese (che, grato, nel 1726 le pubblicherà nei Rerum Italicarum Script., II, 2, Mediolani 1726, coll. 685-692) alcune carte della Capitolare, tra cui un Carmen de laudibus Mediolani, evidente modello di una Veronae rythmica descriptio, che il Maffei aveva già pubblicato, senza però aver potuto utilizzare il testo messo ora a disposizione del Muratori (Bertelli, pp. 269, 311; Simeoni, p. 90). Il dispetto provato dall'erudito veronese per il fatto che gli era stato precluso l'accesso al fondo archivistico più importante della sua città mentre ora venivano elogiati nei Rer. Ital. Script. quei custodi tanto severi nei suoi riguardi, ma generosi col rivale al punto da mettergli a disposizione l'intera biblioteca (Verona, Bibl. cap., 939, XIV, lett. del Muratori del 3 ag. 1724, pubbl. da A. Bertoldi, L. A. Muratori e l'archivio capitolare di Verona, in Arch. veneto, XX[1880], p. 351, e relativa risposta del C.), traboccherà per parecchi anni nelle lettere scritte al Muratori (Maffei, Epistolario..., ad Ind.)e ad altri, nelle quali il C. è accusato, tra l'altro, di non saper "leggere" e di aver "mal copiato e storpiato" lo statuto (ibid., p. 884). Al contrario, l'attento studio condotto su questo dal Simeoni sembra rendere giustizia al C., che ha prodotto una "edizione... fatta quasi diplomaticamente...; il testo è riprodotto con i suoi errori...; i pochi errori riscontrati non hanno molta importanza" (Simeoni, p. 91; interessante anche il giudizio del Muratori, Antiquitates italicae medii aevi, III, Mediolani 1740, coll. 673 s.). Il C. morì il 6 ott. 1781 "per consumazione, in sei mesi di decubito" (Arch. di Stato di Verona, Reg. dei morti, 1780-84, f. 93), mentre era ancora parroco a S. Cecilia.
Nessuna notizia ci è giunta circa i suoi ultimi anni di vita e di studio. Dalle sue carte risulta che una delle imprese iniziate a cui più avrebbe desiderato dedicarsi, concerneva l'opera di Onofrio Panvinio. Ne parlava col Muratori (Verona, Bibl. civica, 2852, ff. 1920, scambio di lettere del marzo 1739), cui confidava anche la sua avversione al Maffei che con i suoi studi stava posticipando d'un secolo (il IV) la presenza in Verona di S. Zeno (Verona, Bibl. cap., 939, XV). Anche questa polemica, che attorno al 1740 divise Verona in due, attirò sul C. gli strali del Maffei (Epistolario..., pp. 884, 886, 888).
Opere: Liber Iuris civilis urbis Veronae ex B.ae Capitularis autographo codice, quem Wilielmus Calvus notarius anno D. MCCXXVIII scripsit..., Veronae 1728; S. Gregorii papae I regulae pastoralis liber..., juxta... parisiensis... ms. Bibl. Capituli Veronensis non paucis in locis emendatus..., Veronae 1739. Scritti inediti: Verona, Bibl. capitolare: cod. 802 (contiene una dissertazione del 1723: De quattuor beneficiorum... incollegiata S. Helenae natura et antiquitate, ff. 29); cod. 770, I e VIII (rispettivamente una Tabula iconica, documenti an. 813 Pratoldus ep. portionem assignat canonicis, ff. 1-4, e Noterelle per la genealogia di Dante, ff. 142-150); cod. 939, (contiene estratti di cronache, memorie sulla storia di Verona, lettere, copie di documenti, alcuni del sec. X, ff. 1-304); cod. 800 (non è autografo; contiene copia, sottoscritta da T. Zuccato "segretario" l'8 apr. 1777, di 25 privilegi concessi ai canonici di Verona dall'882 al 1717: 55 fogli preziosi perché un'inondazione ha distrutto gli originali); Verona, Bibl. civica: 2852/S.C./10.8.313 (Materiali per... la vita e... le opere delle Antichità veronesi di O. Panvinio, ff. 56); 1726/168.6, 58a.12 (Della chiesa... di S. Cecilia in Verona;è datato 1764, ma non pare autografo, ff. 4); 2060/St. 163.4.31.12 (Del III vescovato di Raterio in Verona... di B. C. a De Rubeis, ff. 4: copia della lettera del 14 marzo 1743 che, autografa, trovasi nella Bibl. naz. Marciana di Venezia: Mss. lat., cl. IX, CXXX, 2, ff. 37/39).
Fonti e Bibl.: Bibl. Ap. Vat., cod. Vat. lat. 9263: G. M. Mazzuchelli, Gli Scritt. d'Italia, f. 368; Novelle della Repubblica letteraria (Venezia), I (1729), pp. 64 s.; XI (1739), p. 352; XIII (1741), p. 54; S. Maffei, Verona illustrata, II, Verona 1732, pp. 35, 38; Giorn. de' letterati d'Italia (Venezia), XL (1740), p. 20; Novelle letterarie di Firenze, II (1741), col. 726; L. A. Muratori, Epistolario, a cura di M. Campori, VI, VII, IX, XII, Modena 1901-1911, ad Ind.;S. Maffei, Epistolario, a cura di C. Garibotto, Milano 1955, ad Ind.;L. Federici, Elogi... dei più illustri ecclesiastici veronesi, Verona 1819, p. 49; C. Cipolla, B. C., in Arch. veneto, XVIII (1879), pp. 348 s.; L. Simeoni, Il Comune di Verona... e il suo primo statuto, in Miscellanea di storia veneta, s. 3, XV (1922), pp. 86, 90 s.;G. Gasperoni, S.Maffei e Verona settecentesca, Verona 1955, ad Indicem;S. Bertelli, Erudizione e storia in L. A. Muratori, Napoli 1960, pp. 269, 309 s., 312; G. Ederle, Dizionario cronologico... dei vescovi di Verona, Verona 1965, p. 89.