CAMPAGNOLI, Bartolomeo
Insigne violinista, figlio di un negoziante e padre di due cantatrici, Albertina e Giovanna. Nacque a Cento (Ferrara) il 10 settembre 1751. Studiò a Bologna col Dall'Oca e a Modena col Guastarobba, ma il suo vero maestro fu, per cinque anni, a Firenze, Pietro Nardini. Il C. si affermò come concertista in Italia, in Polonia e in Germania. Dopo essere stato ai servizî del principe vescovo di Freising, in Baviera, e poi del duca Carlo di Curlandia a Dresda, venne nel 1791 nominato direttore dei concerti di Lipsia e nel 1818 maestro di cappella alla corte di Neustrelitz, dove rimase fino alla morte, avvenuta il 6 novembre 1827. Di lui abbiamo concerti per flauto, un concerto per violino, divertimenti e 6 fughe per violino solo, e un gran numero di pezzi violinistici di vario genere; da notarsi anche i duetti per violino e viola intitolati L'illusion de la viole d'amour. Ma la figura musicale di C. è illuminata particolarmente dai lavori didattici: i 20 studî per violino, i 41 capricci per viola; i 7 divertimenti, composti per l'esercizio delle sette principali posizioni, e soprattutto il Metodo per violino, nel quale egli s'è ispirato al principio di "trattare li strumenti colla minima fatica e senza incomodità". Tale opera è stata recentemente riveduta e ripubblicata da E. Polo (Milano 1927-1928, voll. 2). Anche altri lavori del C. sono stati ristampati, Specialmente in Germania.
Bibl.: G. Atti, Biografia di B. C. da Cento, Bologna 1852; W. Schmid, Aus einer Campagnoli-Studie, in Neue Musikzeitung 29 maggio 1928.