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CESI, Bartolomeo

di Wart Arslan - Enciclopedia Italiana (1931)
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CESI, Bartolomeo

Wart Arslan

Pittore, nato a Bologna il 16 agosto 1556, morto ivi il 15 luglio 1629. È uno dei più tardi e interessanti rappresentanti del manierismo. Dovette formarsi specialmente sul Tibaldi, dal quale sembra anche ereditare la solida tecnica nel dipingere a fresco. Temperamento freddo e compassato, il C. è tuttavia qualcosa di più che un semplice accademico. La sua pittura influì persino sulle opere giovanili di Annibale Carracci; più tardi, nel bel quadro di S. Domenico in Bologna, con l'Adorazione dei Magi, egli mostrò di aver saputo assimilare, con notevoli risultati, le conquiste della stessa riforma carraccesca, riuscendo grato di colore e grandioso di forme. Due cicli importanti di opere del C. in Bologna sono la decorazione a fresco e ad olio della cappella maggiore nella chiesa della Certosa, e gli affreschi che ornano interamente l'oratorio di S. Maria dei Bulgari all'Archiginnasio (1586-1594), vasto complesso dove affiorano intenzioni dottrinali e didascaliche, allusioni simboliche, bene in accordo con la natura un po' metafisica del pittore. La tecnica dell'affresco vi è condotta con grande fermezza e solidità. Numerose altre opere sue sono sparse nelle chiese di Bologna, e ad Imola, a Ferrara, a Firenze, a Siena.

Bibl.: M. Oretti, Notizie de professori ecc., ms. B. 124 della biblioteca comunale di Bologna, c. 221 segg.; Z. v. M., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912 (con la bibl. precedente).

Vedi anche
Carracci, Ludovico Pittore (Bologna 1555 - ivi 1619), cugino di Agostino e di Annibale. Si formò dapprima con P. Fontana, poi a Firenze col Passignano. Fu anche a Parma, a Mantova, a Venezia e, con felice eclettismo, trasse spunti da Andrea del Sarto, dal Correggio, dal Parmigianino, dai grandi maestri veneziani: in patria, ... Carracci, Agostino Pittore e incisore (Bologna 1557 - Parma 1602). Fratello maggiore di Annibale, fu dapprima alla scuola di P. Fontana, poi di B. Passarotti; per l'incisione gli furono guida D. Tibaldi e il fiammingo C. Cort. Nel 1581 fu a Parma, poi a Venezia dove incise opere di P. Veronese. Dopo questo soggiorno si ... Guercino, Giovanni Francesco Barbieri detto il Pittore (Cento 1591 - Bologna 1666). Ritenuto uno degli artisti più rappresentativi della fase matura del barocco, la sua abilità tecnica e l'originalità del tocco ebbero notevole influsso sull'evoluzione delle decorazioni nel 17° secolo. La produzione del G. del tutto scevra dalle pesantezze e opacità ... Rèni, Guido Pittore (Bologna 1575 - ivi 1642). Tra i maggiori artisti del tempo, molto apprezzato dai contemporanei, operò a Roma, a Napoli ma soprattutto nella sua città natale. Vicino al classicismo carraccesco seppe darne un'interpretazione personale e controllata, che al di là dello studio dei classici lascia ...
Tag
  • ADORAZIONE DEI MAGI
  • ANNIBALE CARRACCI
  • MANIERISMO
  • METAFISICA
  • FIRENZE
Altri risultati per CESI, Bartolomeo
  • Cèsi, Bartolomeo
    Enciclopedia on line
    Pittore (Bologna 1556 - ivi 1629). La sua prima attività risente del tardo manierismo emiliano e romano (Bologna: affreschi nella capp. Vezzi in S. Stefano, 1574; affreschi in pal. Fava, 1583-84). Intorno al 1590 il suo stile si fa più sobrio e antimanieristico, attento alle esperienze fiorentine e ...
  • CESI, Bartolomeo
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 24 (1980)
    CESI (Ceci), Bartolomeo Giuseppe Scavizzi Nacque a Bologna il 16 ag. 1556, come afferma il Malvasia e confermano i documenti, da un Nicola, di condizione agiata. Fu posto, grandicello (Malvasia), alla scuola di grammatica della sua città, dove ricevette una educazione umanistica e dove fece tanto ...
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