CESI, Bartolomeo
Pittore, nato a Bologna il 16 agosto 1556, morto ivi il 15 luglio 1629. È uno dei più tardi e interessanti rappresentanti del manierismo. Dovette formarsi specialmente sul Tibaldi, dal quale sembra anche ereditare la solida tecnica nel dipingere a fresco. Temperamento freddo e compassato, il C. è tuttavia qualcosa di più che un semplice accademico. La sua pittura influì persino sulle opere giovanili di Annibale Carracci; più tardi, nel bel quadro di S. Domenico in Bologna, con l'Adorazione dei Magi, egli mostrò di aver saputo assimilare, con notevoli risultati, le conquiste della stessa riforma carraccesca, riuscendo grato di colore e grandioso di forme. Due cicli importanti di opere del C. in Bologna sono la decorazione a fresco e ad olio della cappella maggiore nella chiesa della Certosa, e gli affreschi che ornano interamente l'oratorio di S. Maria dei Bulgari all'Archiginnasio (1586-1594), vasto complesso dove affiorano intenzioni dottrinali e didascaliche, allusioni simboliche, bene in accordo con la natura un po' metafisica del pittore. La tecnica dell'affresco vi è condotta con grande fermezza e solidità. Numerose altre opere sue sono sparse nelle chiese di Bologna, e ad Imola, a Ferrara, a Firenze, a Siena.
Bibl.: M. Oretti, Notizie de professori ecc., ms. B. 124 della biblioteca comunale di Bologna, c. 221 segg.; Z. v. M., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912 (con la bibl. precedente).