BARTOLOMEO da li Sonetti
Così chiama sé stesso l'autore (un veneziano "padron di nave") di un Isolario ossia Corografia del Mar Egeo in versi, pubblicato senza note tipografiche a Venezia fra gli anni 1477-1485 e dedicato al doge Giovanni Mocenigo. Su 56 fogli contiene 49 carte intagliate in legno e un testo, che altro non è se non una serie di istruzioni ai naviganti (un portolano dunque) messe in versi. Le carte hanno maggiore importanza, perché costituiscono il primo atlante speciale stampato.
L'autore non è certo, come qualcuno ha supposto, Bartolomeo Zamberti traduttore di Euclide, che aveva appena 13 anni nel 1485, ma piuttosto - secondo una congettura di E. Jacobs (in Frankfurter Zeitung, 1927, n. 50) - quel Bartolomeo Turco cui si rivolgeva Leonardo da Vinci per avere notizie sulle maree del Mar Nero e del Mar Caspio (cfr. Cod. Atlantico, fol. 256).
La prima edizione dell'Isolario di Bartolomeo da li Sonetti è di un'eccezionale rarità; se ne possiede una seconda edizione in data 1532, accresciuta da un mappamondo del fiorentino Francesco Roselli.