Traduttore (sec. 13º), attivo alla corte di re Manfredi, per incarico del quale volse dal greco in latino scritti di medicina e di veterinaria, i Magna moralia, tardo compendio dell'etica aristotelica, e gli opuscoli pseudoaristotelici: Problemata, De principiis, De mirabilibus auscultationibus, Physiognomia, e De signis (detto anche Astrologia o Astronomia navalis).