DE BOSIO, Bartolomeo
La sua presenza in Stiria è documentata per la prima volta nel 1618 come capomastro nella fabbrica dei bastioni della porta Paolina a Graz. Quando l'arciduca Ferdinando, eletto re dei Romani, tornò nella città natale di Graz nel 1619, venne edificato in suo onore un arco di trionfo sotto la direzione di Hanns Walther e con la collaborazione del capomastro De Bosio. Tra il 1622 C il 1631 viene citato per quattro volte nei libri contabili riguardanti la costruzione della chiesa di Sankt Martin presso Graz, ma la sua partecipazione a quest'opera non è definibile. Tra il 1628 e il 1629 costruì con il maestro Bernardo Colletti, cittadino di Graz e scalpellino presso la corte, il cortile a tre piani della collegiata di Rein presso Graz, dove l'armonia perfetta e ben proporzionata delle arcate mostra un pronunciato carattere italiano. Nello stesso periodo il D. costruì a Tobelbad la chiesa dell'Assunta consacrata il 30 giugno 1630.
Questa opera, per la pianta esagonale, per i pennacchi centinati della cupola - coronata da una lanterna - per le finestre ovali del cornicione e per altri dettagli ancora, è in piena concordanza con l'opera più nota del D., la cappella del Landhaus di Graz (anch'essa dedicata all'Assunta) che fu edificata nel 1630-31 sulle fondamenta di una tromba di scale di D. Aglio, demolita nel 1586; il lapicida Giovanni Mamolo ideò la scalinata esterna che corre tutt'intorno al corpo centrale. Purtroppo questi sono gli unici dati che si possiedono su questo capomastro provinciale.
Non sono documentabili i rapporti con la famiglia di capomastri milanesi Della Torre (varie sono le grafie del nome) di cui alcuni membri erano attivi in Stiria nel XVI e XVII secolo, sebbene in una sentenza assolutoria del 1670 il nome di Bartolomeo Della Torre venga espressamente accompagnato da "dito Bosio". Inoltre non c'è alcun legame con la famiglia de Bosio (o Bossio) che era emigrata dal Nord Italia in Stiria e che aveva ricevuto il titolo gentilizio nel 1625.
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