DELLA GATTA, Bartolomeo (Pier d'Antonio Dei)
Pittore, miniatore e architetto. Nacque nel 1448 a Firenze, morì ad Arezzo nel 1502 o 1503. Entrato giovanissimo nel monastero camaldolese degli Angioli, dove cominciò a lavorare di minio, si trasferì poco più che ventenne in quello aretino di S. Maria in Gradi, nel quale principiò la sua operosità di pittore vero e proprio. Recatosi a Roma, aiutò il Signorelli negli affreschi della Promulgazione della legge e della Morte di Mosè e forse anche il Perugino in quello della Consegna delle chiavi nella cappella Sistina in Vaticano. Ritornato ad Arezzo, dove poi fu abate nei conventi di S. Clemente e di S. Maria in Gradi, compì varie pitture in quella città e nelle terre limitrofe. Fu anche musico, costruttore di organi e architetto valente, come dimostra l'elegante e bella chiesa della Nunziata di Arezzo, costruita su suo disegno alla fine del sec. XV. Le sue opere di miniatore si conoscono con certezza; le più importanti di pittura che ci sono rimaste sono, in Arezzo, due immagini di S. Rocco (Pinacoteca) e il S. Girolamo della cattedrale; in Castiglion Fiorentino (Pinacoteca) il S. Michele Arcangelo, le Stigmate di S. Francesco, e la Madonna e Santi. Gli viene anche giustamente attribuita la grande tela di S. Domenico di Cortona rappresentante l'Assunzione. L'artista seppe fondere negli elementi fiorentini l'influenza dell'arte di Piero della Francesca, del Signorelli - con cui ebbe comunanza di lavoro - creando una propria maniera, caratterizzata da una tecnica fine e minuta, e inspirata a un espressivo misticismo. Da lui, in Arezzo, ebbe origine una modesta, ma interessante scuola pittorica locale, che fiorì nei primi del Cinquecento, e i cui principali campioni furono gli aretini Matteo Lappoli, Domenico Pecori e Angelo di Lorentino.
Bibl.: G. Vasari, le Vite, ed. G. Milanesi, III, Firenze 1878; Firenze 1912, con commento di A. Del Vita; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VII, ii, Milano 1913, pp. 414-39; B. C. K., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIII, Lipsia 1920; U. Pasqui, Di B. della G. monaco camaldolese, miniatore, pittore e architetto, Arezzo 1926; G. Sinibaldi, Un disegno di Pietro di Antonio Dei, in L'Arte, XXVIII (1925), pp. 69-70; M. Salmi, Catalogo della Mostra delle opere di B. della G. e della sua scuola, Arezzo 1930.